Cosenza 2016, alla fine resterà solo il Guru

A guardare i candidati a sindaco di Cosenza viene subito in mente, almeno a me, una frase di un famoso film: alla fine ne resterà solo uno. Ed è quello che il Guru, outsider di queste amministrative cosentine, tirato fuori dal cilindro magico di satiri e saltimbanchi, deve aver secondo me pensato.

Vincenzo Iaconianni, in arte Guru, si presenta agli elettori come candidato a sindaco, nelle sede di Calabria Terra Libera, l’associazione diretta e voluta dal senatore Francesco Molinari. Un fuoriuscito dal movimento 5 stelle, per evidenti problemi con il suo “collega” Morra.

logo hettaruzzu

Una scelta giusta quella del senatore Molinari di mollare il movimento, perchè chi è Morra oggi lo hanno capito tutti. Un politico al servizio dei potenti della città che non si fa scrupolo di espellere dal movimento chiunque non si allinei al suo pensiero (parola grossa per Morra). E così il Guru, che per l’occasione presenta anche la sua lista “Hettaruzzu Hebdo”, ha deciso di fare squadra insieme al movimento del senatore Molinari. Due liste per un candidato fuori dal coro e dalla mischia.

Una storia politica e umana quella del Guru che lui stesso racchiude in due punti fondamentali: la sua esperienza da ciromista (Radio Ciroma) e quella da ultrà. E ho detto tutto. Esperienze che hanno profondamente segnato il Guru pensiero. Oltre che a formare la sua odierna maturità sociale e politica. Che poi è la stoffa che compone l’abito di cui il Guru ogni giorno si veste.

guru e compari

Parliamo di esperienze politiche vere, di quelle che ti pongono di fronte a scelte precise: o con i potenti o con la gente. Scelte che spesso diventano anche stili di vita, e dalle quali non si torna indietro. La politica con la P maiuscola. Non come quella che si impara nei partiti dove l’unica cosa che ti insegnano è come fregare il prossimo.

Nei luoghi frequentati dal Guru si insegna come aver rispetto del bene comune e di come il cittadino debba essere sempre al centro di ogni azione politica e amministrativa. E lo si impara con sincerità perché tutto è “insegnato” con onestà intellettuale e politica. Ciò che li muove è solo la passione.

Al contrario dei marpioni politici locali che tutti conosciamo. Passione per la politica intesa come strumento unico per superare le difficoltà e i problemi di una comunità. Insomma, anche se si presenta tipo figlio dei fiori, il Guru è uno che di passione ne ha da vendere. Non tradirebbe mai i suoi ideali per denaro. E scusate se questo è poco, in mezzo a tutti questi marpioni o cani all’uassu che ci sono in giro. Una qualità, che in quanto tale, andrebbe premiata a prescindere da ogni cosa. Per il sol fatto che tra tutti questi candidati esiste uno che pensa a come costruire una città solidale, piuttosto che a razziarla e depredarla come hanno fatto tutti in questi ultimi 15 anni di amministrazioni varie. E questo è il Guru pensiero.

Dicevo, ne resterà uno, perché secondo me il Guru deve aver fatto anche lui questo ragionamento: se arrestano ad Occhiuto e a Paolini, oltre diversi consiglieri ed ex assessori, se a Presta non lo conosce nessuno e dunque nessuno lo vota, se il candidato dei 5 stelle è mascherato e quindi nessuno lo riconosce, non resta che lui come candidato se ciò dovesse succedere e succederà. Ci potete scommettere.

Alla fine resterà solo il Guru. Non essendoci più antagonisti. Un ragionamento che fila liscio come un filo di seta. Perciò, secondo me, le possibilità che il Guru diventi sindaco, all’oggi, sono reali e concrete.

In questo calcolo non ho tenuto conto del candidato Formisani, perché a vedere chi lo “porta” la speranza che raggiunga qualche centinaio di voti si squaglia come burro nella padella a fornello acceso. Non me ne vogliano i compagni. Siamo alla vigilia di una vera e propria rivoluzione per la città. Non resta che aspettare e vedere se dopo questa scontata e annunciata vittoria il Guru si trasformerà così come da copione in un highlander.

GdD