Cosenza 2016, la campagna anonima del candidato “mascherato”

Coscarelli

Che il Movimento 5stelle sia in campo a Cosenza, se ne sono accorti in pochi. Forse sarà stata la “maschera” del Cavaliere del Santo Sepolcro, ma Gustavo Coscarelli non è proprio entrato nell’anima del Movimento.

Eppure di scheletri da tirare fuori dall’armadio ce ne sono e tanti. Una campagna elettorale di basso profilo, senza mai un acuto e mirata soltanto ad intercettare i voti moderati del sistema “non ufficiale”. Coscarelli, del resto, non ha mai ammiccato neanche un attimo a chi vorrebbe esprimere un voto di protesta.

L’obiettivo rimane sempre quello di mettersi a disposizione del potere dominante in cambio di un pacchetto di voti sufficiente a far entrare il 70enne Coscarelli nel consiglio comunale di Cosenza. Grande regista il pessimo Morra, che continua a recitare silenzi imbarazzanti sulla piega che sta prendendo il voto a Cosenza. Qualche invettiva da copione su Guccione, silenzio assoluto sul Cinghiale, qualche stilettata senza far male ad Occhiuto. Altro che campagna elettorale aggressiva e contro il potere.

Uno scenario ampiamente prevedibile. Da queste parti la rabbia che si respira altrove è lontana mille miglia. Regna sovrana la cappa di Morra. E Coscarelli.