Importanti sviluppi dopo la perquisizione di ieri da parte dei carabinieri all’Ufficio elettorale di via Bengasi. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini.
I militari dell’Arma hanno scoperto 20 deleghe falsificate per ritirare le tessere elettorali.
In pratica, è successo che i proprietari delle tessere sono andati all’Ufficio elettorale e non le hanno trovate, da qui le denunce e la perquisizione, che a quanto pare ha dato i suoi effetti.
I carabinieri, in particolare, hanno individuato un soggetto che si era recato più volte nell’ufficio per ritirare tessere con deleghe false.
Secondo quanto ha scritto il sito Nuova Cosenza si tratta di C. P., denunciato a piede libero e, sempre secondo il sito, sarebbe un rappresentante di lista del candidato sindaco Enzo Paolini.
Immediata la replica di Enzo Paolini.
In merito alle notizie apparse su un giornale on line e inerenti una indagine a carico di un presunto rappresentante di lista del candidato a sindaco Enzo Paolini, occorre precisare che la nomina dei rappresentanti di lista viene effettuata all’apertura dei seggi elettorali e ciò avviene nel pomeriggio del sabato precedente il giorno delle votazioni.
Al momento non esiste nessun rappresentante di lista per nessun partito ed è, quindi, completamente destituito di ogni fondamento ogni riferimento a tale figura anche in relazione ad indagini giudiziarie.
Quanto alla presunta cosiddetta truffa delle tessere elettorali, il candidato a sindaco Enzo Paolini auspica che venga fatta al più presto piena luce e che eventuali responsabilità vengano accertate e severamente punite.