Tra l’addio di Tutino e la mazzata del deferimento al Tfn per il mancato pagamento nei termini previsti delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, il Cosenza non se la passa per niente bene, prigioniero com’è delle paturnie del suo patron, quello che somiglia come una goccia d’acqua a Gargamella.
Il giornalista della Gazzetta dello Sport Nicola Binda ha sintetizzato così lo stato dell’arte.
Perché il Cosenza rischia il -2? Mancato pagamento nei termini previsti non so quando sia avvenuto, di certo è arrivato oltre il termine perentorio e cambia poco… è stato pagato in ritardo, basta questo per essere in fallo…
In base all’orientamento delle ultime sentenze su questo tema, il conteggio sarà fatto così:
– mancato pagamento Irpef ad aprile: 1 punto
– mancato pagamento Inps a maggio: 1 punto
Da come è scritto il comunicato, la spiegazione è questa. Se è scritto male, o se cambia ancora l’orientamento di chi giudica, allora non so…
Inoltre…
Il mancato pagamento dell’Irpef sugli incentivi all’esodo non porta a penalizzazione perché questa è già compresa nel deferimento: solo ammenda
Le dichiarazioni non veridiche portano solo a un’altra ammenda
Questo il pensiero di Binda, abbastanza verosimile. Il giornalista poi, stimolato dalle domande di alcuni tifosi cosentini, ha aggiunto che “la Covisoc, rispetto al passato, è stata fin troppo celere. E sulla dott.ssa Anania, come si legge nel comunicato del Cosenza, si scaricano le colpe: la società, avendo pagato in ritardo, sapeva di essere in fallo…”.
Aggiungiamo solo un semplice pensiero. “Mancato versamento ritenute Irpef e contributi Inps” è quello che Guarascio è abituato a fare da sempre nelle sue aziende e lo possono confermare decine di dipendenti che hanno avuto a che fare con lui. Solo un allocco o chi è in malafede può pensare che in questi casi si tratti di una decisione di una dipendente e non del datore di lavoro. La verità è che Guarascio è un padrone della peggior specie e qualche decennio fa avrebbe avuto il trattamento che meritava, ma purtroppo siamo nel 2024 e di questi tempi va di moda difendere e leccare il culo al padrone e additare gli altri come traditori. Dura da digerire, ma è la pura e semplice verità.