Cosenza. Achille Lauro e la macchina propagandistica del marketing

dalla pagina FB di Silver Stellato

Caro amico. La macchina propagandistica del marketing quella sì che è arte, scienza addirittura. Il gusto del pubblico si forma attraverso un percorso di narrazione (No logo. Noemi Klein ediz non mi ricordo) che comincia con la creazione del personaggio, dell’outfit, il tipo di scrittura, i media social, la presenza massiccia dell’idiota di turno O DEL BRAND IN OGNI DOVE (Buy Now) (NETFLIX)…

Ho ascoltato senza alcun pregiudizio i testi di Achille Lauro (pessima scelta nel nome) alias Lauro De Marinis (il ragioniere filinis) come due tragedie marittime non una, senza nessun nesso. Una scrittura piatta e ripetitiva, lamentosa, un contorcimento esistenziale senza spina dorsale. Tecnicamente i testi sono banali. Senza spirali drammaturgiche. Concettualmente superficiali. In nessuna scuola di canto passerebbe l’esame di ammissione (con l’autotune so cantare pure io. In realtà canto male ma meglio di Lauro perché un po’ di canto ho studiato). Dici: ma è un trapper. Ok ma me lo devo sentire io stonare e contorcersi perché la tipa l’ha lasciato e la mamma l’ha sgridato. E per finire: “Se adesso te ne vaiiiii mi sta cadendo il mondo addosso” (Massimo Di Cataldo!) le canzoni sono costruite su vecchi pezzi di successo. Bingo!