COMUNICATO STAMPA
Abbiamo da poco sciolto, negativamente, la riserva assunta nell’incontro tenutosi con AMACO S. p. A. in data 29 marzo. I lavoratori nostri associati, difatti, non possono accettare di vedere cancellate dal datore di lavoro le premialità 2020 e 2021 e rateizzata la 14^ mensilità, a motivo di difficoltà tutt’altro che provate e, a nostro parere, insussistenti.
Le proposte rigettate da questa organizzazione sindacale sono l’ultima, strettissima maglia di una rete di problemi nella quale i lavoratori rischiano di restare incagliati per effetto di scelte frettolose.
Restano ancora irrisolti i ritardi nell’elargizione salariale e di cinque mesi di ticket, la mancata pausa su diversi turni di guida e, ciononostante, AMACO propone delle (non) soluzioni che vanno ad aumentare il malessere tra i lavoratori, già segnati dalla Covid-19 sotto il profilo lavorativo ed economico.
Le dinamiche economiche e finanziarie che riguardano AMACO e la sfera dei rapporti dalla stessa intrattenuti con l’Ente comunale non possono e non devono riflettersi negativamente sulla forza lavoro che, nonostante le tante difficoltà, continua ad assicurare un servizio essenziale alla città di Cosenza.
Il Trasporto pubblico locale è uno dei pochi settori che nella pandemia ha goduto di robusti sostegni, anche economici, da parte dello Stato e della Regione Calabria, fatti di ristori, di corrispettivi pienamente erogati e di ricorso alla cassa integrazione.
A fronte di ciò non possiamo accettare la cancellazione dei diritti dei lavoratori che taluni, de plano, indicano come unico rimedio possibile; siamo invece convinti che oggi più che mai i lavoratori vadano premiati – al di là di meri calcoli aritmetici – già per il solo fatto di rischiare, ogni giorno, di trovarsi faccia a faccia con un virus che sta mietendo vittime in tutto il mondo.
Nutriamo altresì l’idea che le difficoltà, ove esistenti, non si risolvano con slogan impastati di vuoto ma vadano affrontate con iniziative volte a tutelare, sempre, i lavoratori, specie quelli – che sono i più – i cui parametri retributivi portano alla maturazione di salari tutt’altro che allineati al costo della vita.
Francesco BRUNO, segretario Faisa Cisal Cosenza