Cosenza, Asp venduta. La coda di paglia di Graziano “Strafalaria”: ora ha paura delle “talpe”

E’ arrivato da tre mesi all’Asp di Cosenza ma Antonio Graziano da Rossano, per gli amici (degli amici) Antonello e per tutti gli altri “Strafalaria” (termine in dialetto rossanese che indica gli sbruffoni con la puzza sotto al naso), pessimo colletto bianco del sottobosco della “politica sanitaria”, buono per tutte le stagioni ed estremamente gradito al gotha della massomafia cosentina e in modo particolare ai boss delle cliniche, ha già messo in chiaro quale sarà la sua “linea”. 

Da quando è arrivato lui Fra’ Remigio Magnelli è tornato non solo al suo posto ma comanda come faceva ai tempi belli di Faccia di Plastica e di Ciccio Pacenza. Tanto che ha appena prorogato i contratti ai papponi dell’Asp, compresa la… figlia e si prepara a dare il via libera ai primi concorsi “truccati”. A gente come Graziano “Strafalaria” la restaurazione gli fa un baffo. E, siccome il Nostro ha chiaramente capito che ci sono troppe “talpe” all’interno dei suoi uffici che spifferano notizie non tanto ai media di regime (che al massimo le pubblicano… edulcorate) quanto a noi di Iacchite’, è corso subito ai ripari facendo girare per gli uffici questa tragicomica circolare nella quale mette in chiaro le cose con i suoi “sottoposti”. Caro Strafalaria, tu potrai intimidire anche i più cazzoni e i più ciavucchi, ma sai benissimo che chi deve far uscire i vostri intrallazzi è già al lavoro e ha già fatto trapelare i primi “capolavori” che sono già di dominio pubblico nei corridoi di via Alimena (https://www.iacchite.blog/asp-cosenza-lappalto-delle-lavanderie-al-faccendiere-plurindagato-amico-della-coppa-diabolica-del-cinghiale/).Â