Al termine di una mattinata febbrile per le sorti del Vecchio Lupo lo stato delle cose è il seguente: Guarascio ha dato notizia che ci sono trattative in corso per la cessione della società. Il primo commento d’istinto non può che essere il fatidico: “Ma va?”. La “notizia” data da Guarascio è come la scoperta dell’acqua calda. Come avrebbe potuto il presidente dichiarare che “la società non è in vendita”? Già lo contestano tutti, figurarsi se avesse detto una cosa del genere. E l’assurdità di quanto viene dichiarato è resa pacchiana dal fatto che queste trattative non si sono concluse in tempo per poter permettere ai potenziali acquirenti di rafforzare la squadra ma tant’è.
Aggrapparsi alle trattative in corso è stata la soluzione più logica per prendere tempo e vedere che succede. L’impopolare Gargamella è così “freudianamente” aggrappato a queste trattative che mentre scendeva i gradini di Palazzo dei Bruzi è persino inciampato rischiando la caduta faccia a terra… In estrema sintesi come dallo splendido scatto in copertina: “Barcollo ma non mollo?!?” (cit.). In questi casi i risultati sul campo aiutano o “pirrupano” per dirla alla cosentina e il futuro non può prevederlo nessuno. La salvezza del Cosenza, nella migliore delle ipotesi per la tifoseria, significherebbe alzare il prezzo a favore di Guarascio (alla peggiore non vogliamo neanche pensarci!); la retrocessione invece aprirebbe una polveriera su più fronti. E tra gli scenari possibili c’è anche e soprattutto quello del fallimento.
Guarascio è apparso a Palazzo dei Bruzi come una meteora, insieme al suo braccio destro Rita Rachele Scalise. Ha parlato col sindaco e quando è uscito s’è beccato anche una inevitabile razione di contestazione da parte di quei pochi tifosi che si trovavano nei paraggi. Subito dopo ha dato fiato al suo delirante comunicato, che altro non fa che prendere tempo “alla Guarascio”. In ogni caso, l’annuncio della trattativa o delle trattative perché il plurale presupporrebbe più potenziali acquirenti e non solo uno, ha scatenato la ridda delle voci in città. E se uno degli acquirenti non può che essere il fondo arabo per semplificare l’identità della cordata interessata al Cosenza e sponsorizzata da alcuni media vicini agli ispiratori dell’idea, sull’altro o sugli altri si è scatenata una sorta di caccia al tesoro. Per il momento, preferiamo non spingerci oltre, domani chissà.









