Il patron del Cosenza Calcio sta facendo di tutto per “accattivarsi” le simpatie della tifoseria e “convincere” gli ultrà a non disertare ancora lo stadio Marulla. Le sta provando tutte: ha fatto fare appelli più o meno patetici a tutti coloro i quali gli sono ancora vicini per motivi di opportunità, di soldi, di fama o di comodo. Ed è persino sceso in campo in prima persona in una tragicomica “ospitata” nella tv di famiglia del presidente parassita della Regione ma finora non c’è stato verso. Anzi, la tifoseria non più tardi di qualche ora fa gli ha assestato uno schiaffo non solo morale mobilitandosi al massimo per la trasferta di Bari e arrivando in oltre mille unità al San Nicola per incitare la squadra certo, ma anche per mandarlo… affanculo. Ed è stata una goduria infinita nonostante la sconfitta sul campo.
E adesso? Si prospetta all’orizzonte una partita casalinga molto importante contro il Sud Tirol dell’ex allenatore rossoblù Bisoli, che ha mandato a quel paese Guarascio ormai da qualche mese dimostrando tutta la sua bravura a Bolzano con la sua nuova squadra. Gargamella intuisce che giocare di nuovo in un deserto sarebbe letale e allora sta cercando di fare breccia “annunciando” l’ennesimo esonero di un allenatore per provare a fare ‘mmuina come si dice a Napoli ma i risultati, almeno finora, sono molto scadenti.
La tifoseria si sfoga sui social e ci sono interventi che sarebbe un peccato non valorizzare ulteriormente. Per esempio, quello di Giovanni Guadagnuolo, che si rivolge proprio ai tifosi che vorrebbero esonerare l’attuale allenatore del Cosenza.
Riflessione post partita… la sconfitta di Bari è figlia delle scelte societarie improntate aru risparmio… leggo che in molti vorrebbero la testa di Viali, l’avissimu i ringrazià invece picchì avimu n’allenatore giusto perché lui è stato l’unico ad accettare nu stipendio i fame e nessuna progettualitá… altri se la prendono con Gemmi che ha sgarrato il mercato d’agosto e fatto un mercato di gennaio senza una logica tattica…mi spiegate cumu mai sti DS pù sinni vannu i Cusenza e diventanu fenomeni? Lo stesso animus pugnandi lo vorrei vedere nei riguardi dell’unico vero responsabile di questo disastro che è GUARASCIO EUGENIO… finiamola di creare scusanti a questo personaggio e contestiamolo come merita.
E sulla stessa lunghezza d’onda c’è anche Vincenzo Carrieri, che aggiunge anche qualche nota da intenditore di calcio molto azzeccata.
La rosa non ha prime scelte e panchinari. Sono tutti allo stesso livello mediocre. Una volta Cortinovis titolare poi ritorna dalla squalifica e non fa un minuto. Agostinelli dentro la volta scorsa oggi nulla. Prima sempre Voca ora no. Hai preso Finotto che è esterno e gli fai fare il centravanti e Zilli e Nasti no. Kornvig titolare in alcune partite ora no. Soldi pochissimi, idee meno. Un circo.
purtroppo è un problema di poca qualità… oggi in panchina avevi Voca, l’anno scorso riserva di Carraro e Palmiero, Martino l’anno scorso in C col Foggia, Agostinelli giovane di belle speranze ma reduce da mezzo campionato in panchina a Reggio, Cortinovis panchinaro l’anno scorso a Reggio e reduce da 4 mesi di inattività, Zilli acerbo per la serie B così come Nasti.. unico D’Urso che può in qualche modo ben figurare in serie B…. purtroppo è questa l’amara verità. nessuna logica nella squadra e nella sua gestione.
E poi c’è Piero Lato, le cui “palate” fanno ancora più male e ci “regalano” anche il titolo di questo articolo.
VATTENE COME VALORE ASSOLUTO
Si fanno scelte nella vita che chiaramente non accontentano tutti, spesso non vengono capite neanche, scelte che richiedono sacrifici, sacrificando persino gli interessi personali, scelte che a volte tardano anni ad arrivare nella speranza o l’illusione che le cose cambino da sole.
Oggi finalmente si vedono i primi risultati della battaglia.
È da tempo che aspettavo che accadesse, disertare gli stadi avrebbe dato adito alle solite giustificazioni (non c’è nessuno perché vanno in Sila, o al mare, o piove, o “quando il Cosenza va bene sono tutti…. io c’ero, ma quando va male…. ancora appriassu aru cusenza jati?”.
Ed invece disertare le mura di casa ed andare in massa alle trasferte in piena contestazione ed ultimi in classifica fa crollare ogni alibi.
I tifosi di altre città ed anche le tifoserie “nemiche” hanno iniziato a mandare messaggi di solidarietà e stima nei riguardi di una tifoseria che non lascia soli i propri colori, ma, che non resta più complice di un presidente abusivo.
Anche i cronisti televisivi hanno sottolineato la cosa, tutto ciò sveglierà lega e padroni dei diritti televisivi, che, se tutto combacia come da tempo speravo, metteranno sotto pressione l’abusivo, perché il calcio per loro è solo soldi ed immagine, e Guarascio sta rendendo lo spettacolo scenografico sterile.
Ora bisogna continuare la protesta e dargli ancora più visibilità, non esistono motivi per interromperla, dovremmo essere capaci di invadere Como, Genova, Frosinone e tutte le altre fino all’ultima ma disertando il San Vito – Marulla se non garantisce che a fine campionato lascia il Cosenza,
QUEL COSENZA CHE LUI NON HA MAI COMPRATO!









