Cosenza Calcio 2024-25, la farsa dell’incontro al Comune. L’incappucciato, Gargamella e u guapp’e cartone

Forse mai come nell’appena trascorso 2024 i cosentini si sono veramente stufati dell’atteggiamento del terribile e famigerato presidente Guarascio ormai per tutti “Gargamella”. Durante questo anno è caduta anche l’ultima “leggenda” ovvero quella dei “conti a posto” e della “legalità”, dal momento che stiamo ancora scontando 4 pesantissimi punti di penalizzazione e lui stesso ha trascorso diverse settimane all’obbligo di dimora a casa sua, a Lamezia, perché un magistrato finalmente s’è accorto che da anni inquina l’ambiente in barba ad ogni “legge”. Eppure, al di là della rabbia dei tifosi, non si va, anche perché abbiamo delle istituzioni ridicole, come per esempio… il Comune di Cosenza.

Poco più di due mesi fa, dal sito ufficiale del Comune di Cosenza abbiamo appreso che il sindaco e il presidente del Consiglio hanno incontrato il presidente interdetto del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio e l’amministratore nominato al suo posto Rita Rachele Scalise. Nel comunicato redatto dall’ufficio stampa non c’è una sola riga di chiarimento rispetto alle vicissitudini economiche del club che sono apparse evidenti a tutti con la sanzione dei 4 punti di penalizzazione nella classifica di Serie B, che hanno relegato il Cosenza all’ultimo posto.

Nessun chiarimento rispetto a chi sia il soggetto o i soggetti che hanno determinato il pignoramento del conto corrente della società per una cifra superiore ai 500 mila euro. Nessun chiarimento rispetto alla gravissima vicenda dell’interdizione nei confronti del presidente, che evidentemente è una conseguenza della vicenda giudiziaria che l’ha coinvolto insieme alla sorella per l’inquinamento ambientale provocato in provincia di Vibo Valentia dall’azienda Ecologia Oggi di proprietà della famiglia Guarascio.

Nessun chiarimento rispetto alle vivaci proteste degli steward, che accreditano ancora gli stipendi dello scorso campionato. Nessun chiarimento sulle proteste delle scuole calcio che stanno cacciando i ragazzi del settore giovanile perché la società non paga i titolari per la messa a disposizione degli impianti di gioco. Nessun chiarimento sulle proteste dei fornitori e persino di allenatori e collaboratori del settore giovanile che rivendicano soldi dal patron. E ancora nessun riferimento sulla massa debitoria della società, che supera abbondantemente i 10 milioni di euro, come peraltro già emerso dall’ultimo bilancio approvato e reso pubblico.

Niente di niente: solo un delirante riferimento al percorso di opposizione alla penalizzazione per la quale Guarascio avrebbe auspicato una presa di posizione più partecipata e convinta da tutto l’ambiente… Cose da pazzi: senza neanche essere a conoscenza delle motivazioni che hanno portato alla grave sanzione, il sempre più impopolare Gargamella avrebbe preteso anche la partecipazione dell’ambiente… ai suoi intrallazzi.

Stendiamo un velo pietoso poi sulle promesse di “allargare” la base societaria e di continuare la “battaglia” per avere uno sconto sulla penalizzazione ma soprattutto sulla dichiarazione del sindaco, che si è bevuto tutte le rassicurazioni e ha posato per una imbarazzante foto-ricordo che potrebbe essere benissimo la locandina di un ideale film del filone della commedia all’italiana: L’incappucciato, Gargamella e u guapp’e cartone… E meno male che dalla foto è stata esclusa la Scalise: povera Cusenza nostra!