Cosenza Calcio. La solita presa in giro di Guarascio sulla cessione. Ora lasciamolo solo con il suo maledetto denaro

Come volevasi dimostrare. E come da scontato copione, le “veline” dei media di regime che avevano annunciato urbi et orbi nella giornata di martedì l’imminente cessione del Cosenza Calcio a tale Vincenzo Oliva, imprenditore a Modena ma originario di Tarsia, hanno fatto la stessa fine del “comunicato ufficiale” dei lecchini di Guarascio che qualche settimana prima aveva annunciato la conclusione “a brevissimo” di altre fantomatiche trattative. La cessione non solo non è stata formalizzata ma i megafoni del patron riferiscono che c’è ancora da aspettare… una settimana. Ribadiamo il concetto: l’unica trattativa che può esistere è quella di cedere il Cosenza a una “testa di legno” di Gargamella. Che poi si chiami Oliva, Fagioli o Tonno non fa differenza. C’è solo da augurarsi che la tifoseria nella sua interezza lo capisca e non vada dietro a “veline” e annunci interessati che tendono solo e soltanto a mistificare la realtà. Guarascio ha deciso che deve rastrellare gli ultimi soldi che vengono fuori dal Cosenza Calcio e lo sta già facendo, avendo intascato sia i soldi del “paracadute” che quelli del minutaggio per i giovani. Lo sta facendo con la complicità della Covisoc, che ha detto sì ad un bilancio pacchianamente falso come i soldi del Monopoli. Lo faranno andare fino in fondo, che sia lui o un prestanome a dirigerlo, anche per questa stagione. Adesso la tifoseria deve decidere se partecipare a questo ultimo squallido atto del saccheggio di Guarascio o lasciarlo solo come un cane insieme ai suoi maledetti denari. C’è poco altro da aggiungere e dispiace per quei tifosi appassionati che comunque ieri si sono presi la responsabilità di tenere alta l’attenzione su questa sciagura. Meritate comunque il massimo rispetto.