Cosenza-Catanzaro, derby numero 50. Le sfide degli anni ’30 e la poesia di Ciardullo

Domenica prossima 3 marzo allo stadio “Gigi Marulla” (calcio d’inizio alle ore 16,15) andrà in scena il 50° incontro in partite di campionato (14° in Serie B) tra Cosenza e Catanzaro. Il bilancio generale recita 19 vittorie del Catanzaro, 10 vittorie del Cosenza e 20 pareggi. La storia ufficiale del derby Cosenza-Catanzaro inizia dal campionato di Prima Divisione (l’odierna Serie C) 1930-31, tuttavia non mancano i dati storici relativi a partite disputate anche molti anni prima.

I precedenti ufficiali a Cosenza vedono i Lupi in vantaggio con 8 vittorie. 13 i pareggi e 3 le vittorie del Catanzaro. 6 le partite disputate in Serie B, 17 tra Serie C1 e C2, una in quarta serie.

LE ORIGINI

La storia parla chiaro. Il primo atto ufficiale del calcio a Cosenza è un derby contro la Vittorio Emanuele II Catanzaro. Il 23 febbraio 1914 la Fortitudo Cosenza (maglia verde e blu per alcuni e a strisce verticali bianconera per altri) gioca la sua prima partita sullo spazio in pendenza della vecchia Piazza d’Armi. E’ finita in parità: 1-1. Il gusto della sfida nasce dalla notte dei tempi. Di seguito, lo storico tabellino.

FORTITUDO COSENZA-CATANZARO 1-1

FORTITUDO COSENZA: Cesario, Candelise, Muto, Laudonio, Raimondi, De Raho I, Campana, Pugliese, Storti (capitano), Naccarato, De Raho II. Allenatore: prof. Italo D’Alessandro

CATANZARO: Ventura, Arcieri, Meranda, Zappia, Cilento, Sabbia, Piacenza, Proto, Parisi, Paoletti, Le Pera.

ARBITRO: Alberto Bedarita

MARCATORI: 21′ De Raho II (CS), 78′ Parisi (CZ)

Il gol del Cosenza è di Gabriele De Raho, il fratello minore dei De Raho, che all’epoca si era appena laureato campione regionale di ciclismo.

Gli annali narrano anche che nel 1920 la Fortitudo Cosenza si laureerà campione regionale dopo aver battuto per 3-0 la “Ercole Scalfaro” di Catanzaro. E che il 4 maggio 1924 la Fortitudo batte sul proprio campo la S.S. Braccini di Catanzaro, col punteggio di 3-1. Le reti sono segnate da Vietri, Guadagnoli e Sconza.

Attilio Politano

Nel 1926 il neonato Cosenza Football Club, che aveva scelto i colori rossoblù affascinato dal grifone genoano, batte la “Braccini” di Catanzaro con un gol di Attilio Politano, centravanti di potenza. L’anno successivo il divario diventa molto più ampio. Finirà 4-0 per i rossoblù sotto una pioggia battente. Ancora Attilio Politano nel tabellino dei marcatori insieme a Recanatini, Chenet e Fresia.

Fresia è un’ala destra di Savona, che giocherà poco a Cosenza ma lascerà il segno. Nel 1928, quando il Cosenza si chiama “Dopolavoro”, è lo splendido protagonista di un perentorio 5-0 rifilato al Catanzaro. Tre i gol di Fresia mentre il cosentino purosangue “Permesso” Pellicori propizia le ultime due segnature siglate dai fratelli Gagliardi.

Pellicori si chiama per tutti “Permesso” perché è brevilineo e veloce e fa del dribbling ubriacante la sua arma migliore.

Nel 1930 si giocano finalmente i primi campionati ufficiali. Cosenza e Catanzaro sono in Prima Divisione, l’odierna Serie C. Il Cosenza ha cambiato denominazione in “Cosenza Sport Club”, il Catanzaro diventa Unione Sportiva. Il primo derby ufficiale a Cosenza finisce in parità (2-2). La gara, prevista per l’11 gennaio 1931, viene rinviata per impraticabilità di campo. Il recupero, inizialmente predisposto per il 25 gennaio, subisce un ulteriore rinvio, ancora per le condizioni avverse del tempo. Nella circostanza si registra uno spiacevole episodio: nei pressi del Grand Hotel si accendono tafferugli tra alcuni scalmanati accompagnatori del Catanzaro e un gruppo di facinorosi cosentini.

Recuperata il 22 febbraio, la gara finisce 2-2. Il Cosenza sblocca il risultato con Briano. Il Catanzaro pareggia grazie a Costa ma prima dell’intervallo i rossoblù raddoppiano con Ferraris. In avvio di ripresa il Cosenza resta in dieci per un infortunio al portiere Costabile, sostiuito tra i pali dall’attaccante Zuccaro. E nel finale sarà ancora Costa a segnare il gol del pareggio.

L’anno successivo  l’evento è atteso come non mai. Il Cosenza ha allestito una signora squadra. Ci sono elementi di grido come il portiere Forotti, i terzini Gustincich e Staccione, i mediani Zoccola e Vay, gli attaccanti Perazzi, Santini, Olivini e Masi. Il punto di forza della squadra è proprio la prima linea. E’ la prima volta che il “Città di Cosenza” ospita il derby e le cronache raccontano che viene battuto ogni record di incassi. Sarà una giornata memorabile. Il Cosenza vince addirittura 4-0! Mattatore della giornata sarà il centravanti Olivini, autore di una splendida tripletta.

Segna già in apertura deviando in gol un tiro di Perazzi. Poi raddoppia un rincalzo, il giovane Cattaneo, imbeccato proprio da Olivini e lo stadio diventa una bolgia. In chiusura di tempo Olivini di testa in tuffo segna il tre a zero che chiude il match. Nella ripresa Olivini segna anche il 4-0 e subito dopo si accendono una serie di risse che vedranno diversi feriti da una parte e dall’altra. Il derby all’inizio era anche questo.

I giornali dell’epoca, in particolare “Il Corriere del Sud”, ricordano che all’epoca, per festeggiare il successo, era sceso in campo il poeta Michele De Marco, per tutti Ciardullo, che aveva composto dei versi per esprimere la gioia dei tifosi cosentini. Versi che spiegano più di ogni altro possibile commento la rivalità tra le due città. Il termine “arrassusia” chiarisce fino in fondo l’aria, comunque bonaria, di sfottò legata a questi derby.

“Quannu dicia Catanzaru, ch’a a Cusenze arrassusia, fa nnu gollu… o mecci paru…Chiecchiaria…”.

E’ nel 1933 che il Catanzaro vince per la prima volta a Cosenza. Su un campo quasi impraticabile le aquile si impongono per 3-2. Succede tutto nella ripresa: Brossi per il Catanzaro, Masi e Perazzi ribaltano la situazione, gli ospiti pareggiano grazie a un’autorete di Pampaloni e Masseroni segna il gol vittoria all’84’. Nel 1933 i giallorossi conquistano per la prima volta la promozione in Serie B ma ritornano in Serie C dopo due anni. E nel 1936 il risultato del derby a Cosenza (2-3) si ripete.

Alla fine di quel campionato, il Catanzaro ritorna in Serie B e le due squadre si incontreranno di nuovo solo dopo dieci anni, nel 1945-46, quando i Lupi riescono ad uscire imbattuti per la prima volta da Catanzaro ottenendo il primo punto grazie allo 0-0 finale e torneranno a vincere anche in casa al termine di una partita che è entrata di diritto nella leggenda del calcio cosentino e che merita un capitolo a parte. Al termine della stagione il Cosenza conquisterà la sua prima storica promozione in Serie B e il Catanzaro verrà “ripescato”.