Cosenza-Chievo 1-1, Braglia protesta: “Su Sciaudone c’erano rigore ed espulsione”

Il dopogara di Cosenza-Chievo è dominato dalle recriminazioni di mister Braglia sul calcio di rigore non concesso al Cosenza nel corso della ripresa: sul tiro di Sciadone dal limite dell’area c’è stato un fallo di mani di Dickmann: per il nuovo regolamento sono in molti a ritenere non solo che ci fossero gli estremi del calcio di rigore ma anche quelli dell’espulsione dell’autore del fallo, già ammonito. Quindi rigore ed espulsione.

A mio avviso – ha affermato Braglia – su Sciaudone c’erano rigore ed espulsione. Molti episodi hanno girato a nostro sfavore dall’inizio del campionato fino ad ora. A noi ci fischiano sempre rigori contro ma quando si tratta di concederci qualche penalty a favore, vedo che c’è sempre grande difficoltà. Così non va bene”.

Parlando della gara, mister Braglia poi ha dichiarato: “Secondo me abbiamo disputato un’ottima gara, a parte i primi quindici minuti. La squadra inizia a dimostrare di avere carattere. Non possiamo spingere per 90 minuti, abbiamo cercato di vincerla con equilibrio. Sono contento della prestazione dei ragazzi. Non importa chi gioca, a me interessa che la squadra migliori gara dopo gara. Ora riusciamo ad esprimerci a buoni livelli, continuiamo a lavorare perchè l’obiettivo è diventare più forti. Il Chievo ha sempre fatto risultato perdendo in una sola occasione, ha dimostrato di essere una squadra forte.

Non mi piacciono i commenti negativi su Corsi: è un ragazzo che ha sempre dato l’anima, non ha fatto un giorno di vacanza per recuperare dall’infortunio. Il capitano non lo merita”.