La vicenda di Pasquale Sconosciuto, il consigliere comunale assenteista eletto nella lista Cosenza Libera, che partecipava alle commissioni consiliari sfruttando i permessi parentali della clinica di Ennio Morrone per la la quale lavorava (è stato licenziato proprio per questo…) ha destato grande interesse tra i nostri lettori. Tutti ad interrogarsi su cosa succederà adesso che il gioco è stato scoperto grazie alla lettera inviata a Iacchite’ (http://www.iacchite.com/lettere-iacchite-palazzo-dei-bruzi-commissione-permesso-parentale/) e su cosa capiterà a chi si è reso complice della magagna.
Da fonti interne al Comune (ma sembra un segreto di Pulcinella perché tutti sanno, a partire dal presidente del Consiglio Caputo, quello che va a cena con Cozzolino e Potestio, capirai che figura di uomo probo e onesto!), abbiamo appreso che l’indagine sta andando avanti da diversi mesi e che gli uffici hanno già provveduto a mandare le carte alla procura, alla Guardia di Finanza e a qualche altro soggetto interessato.

Intanto, desta anche qualche perplessità il silenzio del consigliere Carmelo Salerno, legale di Sconosciuto (a sua volta entrato in Consiglio dopo la nomina ad assessore di Michelangelo Spataro), che ha capito che per il bene di tutti è meglio tenere un profilo basso sulla vicenda perché troppo rumore attirerebbe altre attenzioni. Ma, nonostante il suo atteggiamento defilato, lo “scandalo” ha già prodotto i suoi risultati perché le carte delle commissioni consiliari, dalle quali si evince l’assidua presenza di Sconosciuto anche quando era in permesso parentale, sono arrivate sotto la lente degli investigatori che stanno vagliando le situazioni di tutti i consiglieri che frequentano con passione (per il denaro, naturalmente…) Palazzo dei Bruzi.