Cosenza in Comune: “Fermiamo i crolli culturali e strutturali del centro storico: la Biblioteca è la nostra storia”

Fermiamo i crolli culturali e strutturali del centro storico: la Biblioteca è la nostra storia, non il museo di Alarico.

È assurdo quello che sta accadendo in città dove i crolli materiali del centro storico precedono quelli delle istituzioni culturali. Restiamo sconcertati di fronte alla notizia della chiusura della Biblioteca Civica, un patrimonio culturale e libraio immenso, una quantità formidabile di fondi e collezioni private in grado di fotografare il meridione e la Calabria dal medioevo all’ultimo secolo appena trascorso. Eppure ci sembra di rileggere il titolo di un libro di Gabriel Garcia Marquez, Cronaca di una morte annunciata.

Un lento morire, da più studiosi e intellettuali già previsto e preannunciato. Un totale disinteresse da parte delle Amministrazioni provinciali e comunali verso un ente con una struttura ibrida divisa tra pubblico e privato. Da anni non vengono pagati gli stipendi ai dipendenti e le commissioni ai fornitori.

Adesso c’è solo da rimboccarsi le maniche. A tal proposito ci sembrano illuminanti le parole del compagno Antonio Curcio, presidente dell’Associazione delle Biblioteche – sezione Calabria: “Tocca adesso alla politica rilanciare l’ente: al Comune e alla Provincia di Cosenza ripristinando il contributo agli importi del 2009, facendo funzionare il CdA, fornendo alla direzione atti di indirizzo per il rilancio dell’ente; alla Regione Calabria ripristinando il finanziamento della L.R. 26/95 e consentendo l’accesso anche diretto a risorse di bilancio.
Senza questo il declino della più importante biblioteca calabrese sarà inesorabile”

Noi di Cosenza in Comune raccogliamo questo appello e chiediamo al sindaco e ai Presidenti della Provincia e Regione di esprimersi al più presto, di arrivare ad una soluzione rapida nella salvaguardia dei posti di lavoro e della grande Biblioteca Civica e Accademia Cosentina patrimonio centenario di tutto il mezzogiorno.

COSENZA IN COMUNE- PER UN’ALTRA IDEA DI CITTÀ