Cosenza corrotta: il silenzio tattico di Morra e l’arrivo di Toninelli

Capisco il silenzio tattico del senatore Morra e, per certi versi, fa bene a stare zitto. Il silenzio in alcuni casi è d’oro, e soprattutto evita a chi lo pratica di cadere in provocazioni. Del resto rispondere agli attacchi del sindaco, privi di ogni contatto con la realtà, è inutile, perché le cose che dice non hanno né capo né coda. A discutere con un arrogante, ignorante, bugiardo, c’è sempre da rimetterci, come a dire: “ti trascina al suo livello di ignoranza e ti batte con l’esperienza”. E poi provare a far cambiare idea ad un bugiardo cronico e patologico come Occhiuto, è cosa assai complicata. Se non impossibile. I mitomani come lui sono convinti di essere grandi uomini e che nessuno li può controbattere. Una convinzione che nessuno, familiari compresi, è riuscito a togliergli dalla testa. Ogni tentativo di riportarlo alla realtà, è miseramente fallito. Perciò è inutile confrontarsi con lui: ha sempre una bugia di riserva pronta da tirar fuori quando le cose si mettono male.

Fa bene Morra a mantenere i nervi saldi. Sa bene che Occhiuto spera in qualche suo scivolone, magari qualche parola di troppo detta in un momento di rabbia, che è quello che va cercando Occhiuto per armare una grande zimeca e confondere le acque com’è abituato a fare. Ma Morra ha capito, anche perché per capire Occhiuto non ci vuole la laurea, che lasciarlo parlare al vento è la migliore cosa: tanto va la gatta al lardo che (prima o poi) ci lascia lo zampino. E poi diciamolo chiaro: discutere con un cazzaro come Occhiuto significa pure perdere punti, non ne vale la pena. Con i bugiardi patologici non c’è partita. Non c’è verità che tenga, l’unica che conoscono è la loro, anche se verità non è. E’ talmente preso dal suo delirio di onnipotenza che è convinto di trasformare anche la più spudorata bugia in una verità. Perciò è meglio non discutere con lui. Sarà nelle sedi opportune che Morra dirà la sua. E questo momento prima o poi arriverà.  Morra ha deciso di aspettare. Una scelta rispettabile.

Ma su una questione Morra non può più tacere: problema metro. Morra deve farsi carico in maniera urgente di investire il ministro Toninelli della grave situazione che si sta per consumare a Cosenza, e tutto in nome e per conto del dio denaro, necessario ad Occhiuto e ad Oliverio per affrontare le prossime elezioni regionali. Non certo perché la metro è una opera utile. Uno spreco di denaro assurdo che finirà nelle tasche degli amici degli amici. Capisco le priorità, Genova su tutte, ma se non si muove il governo il rischio è quello di sventrare una città, distruggendo l’esistente, per avere un servizio che nel futuro, sarà totalmente a carico dei cittadini. Un’opera che va fermata a tutti i costi: inutile, dispendiosa, dannosa e vetusta. 

Perciò chiediamo pubblicamente al senatore Morra di intervenire sull’argomento e adoperarsi per fermare l’opera, che è stata anche una promessa fatta in campagna elettorale. Del resto Toninelli aveva già anticipato la sua volontà di venire, nel mese di settembre a Cosenza. Bisogna solo ricordarglielo… prima che sia troppo tardi.

Di seguito la foto dell’incontro di luglio tra la deputazione calabrese dei 5Stelle e il ministro Toninelli dove si è discusso anche della metro leggera di  Cosenza, e della disponibilità del ministro di venire a settembre in città.