Cosenza. Cronaca dell’inaugurazione del “botulino” dei miracoli: all’Annunziata abbiamo superato… i carabinieri!

Non a caso negli ultimi mesi il Pronto Soccorso dell’Annunziata di Cosenza è diventato talmente protagonista di barzellette che persino i carabinieri stanno iniziando a essere gelosi: “Oh, ma perché ridono più di loro che di noi?”. E come dargli torto: l’ospedale cosentino ormai è un generatore automatico di comicità involontaria. E infatti eccoci alla sua ultima perla: l’inaugurazione ufficiale del frigorifero che custodirà la Sacra Fialetta del Siero Antibotulino. Un evento mistico, solenne, epocale. Roba che Lourdes, in confronto, è una sagrestia.

IL CAST DELLA TRAGICOMMEDIA

Gli invitati, come i relatori, si presentano puntuali come alla distribuzione delle targhe commemorative: – De Salazar, che guarda il frigo come se contenesse la formula dell’immortalità. – Pasqua, che cerca il pulsante per accenderlo perché secondo lui somiglia alla PlayStation di suo figlio. – Il professoricchio Bruni, il primario “spuntato come un fungo” grazie a una nomina tarocca, fortemente voluta dal suo pigmalione capo dei capi e re dei parassiti, che sfila col camice stirato a laser. – Il vescovo, alias l’Alto P(r)elato Cosentino, che quando c’è da benedire i cazzi suoi appare a velocità da drone militare.

Chi manca? Solo il capo dei capi e re dei parassiti: Occhiuto, basta la parola (specie a quest’ora…). Ovviamente assente: lui non si mescola con i mortali. Al limite si collega… Preferisce tuonare dall’alto in videoconferenza oppure tramite i suoi “corrieri” online e cin i isottotitoli, chè ormai a stento si capisce cosa esce dalla sua… fogna. 

«DA OGGI, COSENZA È L’UNICO BALUARDO DEL SIERO ANTI-BOTULINO DEL SUD ITALIA!»

Il comunicato arriva presto a fare il giro della Calabria come una rivelazione mistica. La gente si guarda attorno per capire se stia per scendere una colomba o un raggio divino.

LA RELAZIONE CON LA CITTÀ

Dato il livello di sacralità, qualcuno ha già proposto — seriamente, purtroppo — di chiedere al sindaco Franz Caruso di inserire il frigorifero tra le mete turistiche “imperdibili” del centro bruzio: Tour ufficiale Cosenza 2025: – Duomo – Confluenza dei fiumi – Museo dei Brettii – E finalmente… IL FRIGO DEL MIRACOLO, con la fialetta che brilla come un LED in una sagra paesana. Magari si può fare anche un biglietto cumulativo con visita al Castello Svevo e un selfie-point con Bruni che indica la fiala. Perché no? Dopotutto i turisti adorano le cose strane. E a noi di Cosenza la stranezza esce naturale.

LE TESTIMONIANZE DEI PRESENTI

Non potevano mancare. E sono più comiche dell’evento stesso.

1. L’inserviente «Ieri dentro quel frigo c’era un pezzo di parmigiano scaduto. Oggi è diventato un santuario. Cosenza è impressionante».

2. L’infermiera «Quando hanno acceso il frigo e tutti hanno applaudito, pensavo fosse uno scherzo. Poi ho visto Pasqua in ginocchio con le mani giunte e mi sono rasserenato».

3. Il tecnico «Quel frigo fa un rumore strano da mesi. Con dentro la fialetta non lo fa più, è un miracolo vero. Mi sono inginocchiato anche io!»

4. Un medico che passava per caso «Quando il vescovo ha iniziato a benedire le guarnizioni della porta del frigo, ne ho approfittato per sposare la mia compagna: conviviamo da 30 anni!». 

5. Il volontario del 118 «Quando dai diffusori è uscita la voce impastata di Occhiuto ho detto: “Oh Madonna, si è collegato Dio in diretta?”. Poi ho riconosciuto il timbro… la erre moscia e la esse pisello… era lui!»

6. Il vescovo, in confidenza «Figlioli, io benedico tutto. Se serve benedico pure il freezer. A me chiamatemi. Sempre». 

7. Bruni davanti ai fotografi «Per favore mettete la fialetta vicino, sennò sembra che non c’entro niente. No, scusate: ho chiuso male il camice. Rifacciamo la foto. Anzi, facciamone cinque. Come Sinner…. anche noi siamo numeri uno del mondo…».

IL MOMENTO FINALE

Arriva il clou: Pasqua e apre il frigo. Dentro c’è lei: la minuscola fialetta del siero, poggiata su un ripiano come un gioiello di Cartier. Il vescovo dice «Amen». Bruni dice «Guardatela… è piccola ma potente. Come la mia nomina». De Salazar sorride come se avesse chiuso un affare internazionale. Poi parte, dagli altoparlanti, il tuono del presidente: «AVANTI COSENZA!». Applausi e gridolini delle signore e signorine in delirio tipo Beatles… Esultanza. Misticismo.

E in mezzo a tutto questo… salta la corrente. Il frigo si spegne. La fialetta fa “tac”. Pasqua impreca. Bruni sviene leggermente ma in modo fotogenico. Il vescovo tira fuori l’acqua santa. Una signora dal fondo urla: «Oh! Speriamo che non si sia ‘ntostàto cum’ u sang e San Gennaro che già siamo una barzelletta»…

SIPARIO

E si chiude così uno degli eventi più spirituali, comici e tecnicamente inutili della storia sanitaria cosentina. Il frigo è stato inaugurato. La fialetta pure. Il vescovo ha fatto straordinario. Occhiuto ha tuonato da remoto. E l’Annunziata aggiunge un’altra barzelletta al suo repertorio già più ricco dei Carabinieri. Prossimo appuntamento? L’inaugurazione della mensolina porta-fiala, che — giurano — sarà un evento ancora più solenne. Prenotate i posti. Cosenza merita. Sia lodato Occhiu’… sempre sia lodato!