Migliaia di cosentini hanno potuto verificare in questi giorni che qualcuno sta svolgendo lavori per la realizzazione di uno spartitraffico all’inizio di via degli Stadi, subito dopo l’uscita del sottopasso che da piazza Europa immette sulla lunga discesa che porta fino allo stadio “Gigi Marulla”. Il problema, come al solito, è che quando c’è di mezzo Occhiuto il cazzaro non c’è mai niente di limpido e chiaro. Beninteso, questi lavori sono da considerare un fatto positivo perché, alla fine, metteranno ordine nella viabilità in un tratto nel quale, proprio per la mancanza di uno spartitraffico, finora si registravano ardite e pericolose inversioni di marcia da parte di chi – magari – veniva da Serra Spiga e voleva evitare un tratto più lungo di strada.
E allora, direte voi, qual è il problema? Beh, come accade molto spesso nei cantieri di marca “cazzaro”, non c’è nessun cartello che indichi cosa si sta facendo, quanto ci costa e soprattutto chi lo realizza. Di norma, i cartelli di cantiere sarebbero obbligatori ma nello speciale codice di procedura “Occhiuto-Spagnuolo”, in vigore ormai da anni e che segue quello ancora più famoso “Occhiuto-Granieri”, questa regola non è prevista ed il cazzaro può fare quello che più gli aggrada.
Tuttavia, i cosentini, che sono molto attenti e non sono fessi, hanno potuto agevolmente notare che in pratica ogni giorno in questo tratto interessato dai lavori per lo spartitraffico, stazionano i furgoni di una ditta, la Pubblidoro Service di Rende, che si interessa di insegne e di pubblicità. Da qui sorge la fatidica domanda spontanea: ma cosa c’entra una ditta di insegne e di pubblicità con i lavori per la realizzazione di uno spartitraffico? Noi qualche idea ce l’avremmo, ma per il momento non la riveliamo. Attendiamo di verificare, infatti, come proseguiranno questi strani lavori e poi la riveleremo non solo al “nemico” ma a tutta la città.









