Salvatore era l’anima di Cosenza, quella Cosenza vera, genuina, goliardica e ribelle.
Salvatore era ciò che ognuno di noi avrebbe voluto essere, libero, senza remore, senza freni.
Salvatore era tutti noi e sputava in faccia a quelli che, questa vita la reputavano una follia.
Oggi salutiamo Salvatore, non Uccello. Salutiamo il nostro fratello, senza divisioni di sorta, senza nessun appello, ognuno a modo suo, come era Salvatore, libero, volteggiante sopra i gradoni di ogni stadio e nelle strade di ogni città.
Il suo pensiero verrà commemorato da tutti i gruppi ultrà presenti in Curva Nord Catena nella curva stessa, perché Salvatore era di tutti e di nessuno.
Curva Nord Catena