Cosenza, Direttori dei Distretti Asp: arriva la diffida, saltano i piani di Madame Fifì?

ASP: Mauro non si ferma mai. Un “concorso” per direttori dei distretti. Una “poltrona per due” nell’apoteosi della mistificazione

Nel periodo natalizio, sulle reti televisive, è facile imbattersi nella riproposizione del gradevolissimo film del regista John Landis “Una poltrona per due” in cui i bravissimi attori Eddie Murphy e Dan Aykroyd si contendono il prestigioso impiego, cioè la medesima “poltrona”, presso la potente società di finanza “Duke & Duke” di Filadelfia.

Siamo nel pieno delle feste natalizie e di fine anno e il direttore generale Raffaele Mauro, alias Faccia di Plastica, anticipando il palinsesto televisivo, si era già prodotto nell’adozione della delibera n. 2129 del 22 novembre 2017 avente per oggetto: -Avviso interno per la copertura degli incarichi di Direttore di Struttura Complessa – Direttore di Distretto. Distretto: “Cosenza/Savuto”, “Valle Crati”, “Esaro/Pollino”, “Ionio Sud”, “Ionio Nord” e Tirreno-.

Ebbene, il vulnus sta nel fatto che i Distretti di “Cosenza/Savuto”, “Valle Crati”, “Esaro/Pollino” e “Tirreno” sono attualmente e rispettivamente già diretti dai dottori Antonio Perri, Achille Straticò, Vincenzo Arena e Giuliana Bernaudo!

Nella storia dell’ASP di Cosenza non vi è memoria di un concorso bandito per ricoprire un posto…occupato: UNA POLTRONA PER DUE! Le elezioni politiche sono imminenti, i collegi elettorali sono stati individuati e… Faccia di Plastica ha ricevuto gli ordini: Enza Bruno Bossio alias Madame Fifì pretende atti concreti.

Gli ordini prevedono l’attribuzione del distretto “Cosenza/Savuto” e del distretto “Valle Crati” a suoi fedelissimi, a due “schiavi/signorsì” che possano procurare voti: chi meglio di Ottorino Zuccarelli o di Cesira Ariani o magari di Elio Bozzo?

E’ chiaro che Mauro ha dovuto dare seguito alla “sentenza” emessa dalla Bruno Bossio: gli attuali direttori di Distretto vanno rimossi anche a spregio di qualsivoglia norma e corretta procedura. Nella delibera di cui sopra, tanto per non farsi mancare nulla (!), gli strafalcioni continuano: l’avviso è pubblicato come “Avviso Interno”, quindi riservato ai dirigenti e/o convenzionati dell’ASP di Cosenza, ma nell’oggetto dell’avviso stesso è chiaramente definito come “Avviso Pubblico”, quindi rivolto a tutti i dirigenti e/o convenzionati delle ASP d’Italia ed inoltre, se fosse “Pubblico”, dovrebbe essere secondo legge pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale…

Insomma, Fra’ Remigio Magnelli da Varagine, Direttore dell’Ufficio del Personale, che questa volta si è guardato bene di essere il proponente della suddetta deliberazione (!), chiarisca il mistero: si tratta di un avviso “Pubblico” o di un avviso “Interno”? Ed ancora, nel testo dell’avviso, viene riportato testualmente che “…l’attribuzione dell’incarico sarà effettuata dal direttore generale sulla base di una rosa di candidati in possesso dei requisiti accertati dall’apposita commissione…”.

Ebbene, viene da chiedersi di quanti… petali è previsto che sarà formata la rosa? In altri termini, detta commissione, quanti candidati dovrà inserire nella “rosa”, 2, 3, 4…20…? Ed ancora, nell’avviso, quando si fa riferimento alla “commissione”, viene utilizzato l’articolo determinativo e cioè testualmente “…requisiti accertati dall’apposita commissione…”, il che significa che evidentemente la commissione è stata già composta, diversamente si sarebbe dovuto utilizzare l’articolo indeterminativo e cioè “…requisiti accertati da un’apposita commissione…”: chi sono quindi i componenti della fantomatica (se non addirittura fantasma!) commissione giudicatrice? La risposta è arrivata con la determina n. 237 del 22 dicembre scorso con la speranza che passasse “inosservata” e al numero uno c’è l’amica del cuore di lady Mauro ovvero la solita Carmela Cortese. Accoppiata alla dottoressa Ardillo e al buon Buccomino. Insomma, non hanno neanche fantasia.

Il tutto, ovviamente, nel silenzio assoluto del Dipartimento Regionale della Salute (Zito è in ferie?), del Commissario ad Acta (Scura è fuori sede o fuori di testa?), dei sindacati (finiti o collusi?) dei distratti politici (Aiello, Giudiceandrea, Gentile, Guccione, Occhiuto, Santelli, Orsomarso, ecc., ecc.), della strabica magistratura civile e penale, dell’Ufficio Anticorruzione (Laviola, Cantone).

LA DIFFIDA

Giuliana Bernaudo

La novità di oggi è che Giuliana Bernaudo – Direttore del Distretto Tirreno, Antonio Perri – Cosenza Savuto e Achille Straticò – Valle Crati hanno reso pubblica la loro diffida all’Asp a proseguire nel conferimento degli incarichi, da considerarsi illegittimi, interessando anche la procura (per quanto possa essere utile…)  a firma loro e dell’avvocato Marialuisa Greco.

Bernaudo, Perri e Straticò diffidano l’Asp a proseguire al conferimento degli incarichi di direttore di distretto ritenendo che gli atti volti alla nomina dei “nuovi” direttori del Distretto, siano da ritenersi contro le normative vigenti in materia di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali e del contratto collettivo nazionale di lavoro e finalizzati ad attuare lo spoli system, vietato dal nostro ordinamento per la dirigenza.

In particolare nelle procedure si fa riferimento all’Avviso Interno per la copertura degli incarichi di struttura complessa-Direttore di Distretto Cosenza/Savuto/Valle Crati/Tirreno-Esaro-Pollino (attualmente ricoperti e con contratti di lavoro vigenti), Ionio Nord e Ionio Sud dove si dispone “… l’attribuzione dell’incarico, previa selezione interna, sarà effettuata dal direttore generale sulla base di una rosa di candidati in possesso dei requisiti accertati dalla Commissione costituita secondo le previsioni di cui all’art. 15ter del D. lgs. 502/92 (normativa non più vigente)…”.

La determina n. 237 del 22 dicembre 2017 di composizione della Commissione e il mandato di sola valutazione idoneativa dei candidati, attraverso l’accertamento dei soli requisiti sono in palese difformità dalle disposizioni di legge.

Pertanto, tutti gli atti finalizzati al conferimento dell’incarico di Direttore di Distretto Sanitario e regolamentati da norme non più vigenti, devono ritenersi nulli, in quanto predisposti in violazione di legge.

Più in particolare, il procedimento del conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa (nel caso di specie, il Distretto), come proposta con l’Avviso Interno, e la stessa costituzione della Commissione per la selezione idoneativa di cui alla determina n. 237 del 22 dicembre (presidente dott. ssa Carmela Cortese; componenti Marianna Ardillo e Domenico Buccomino) ripropone la previgente previsione di legge, che risulta modificata con il fine di limitare il potere discrezionale del direttore generale disponendo che le procedure debbano prevedere la selezione comparativa tra i candidati con formazione di graduatoria derivanti da punteggi, con riferimento al curriculum e al colloquio e solo tra i migliori tre punteggi il direttore generale potrà effettuare la scelta… Ora vedremo se andranno avanti o si fermeranno.