Cosenza e i vandali, sfregi nelle zone della movida

di Francesca Canino 

Cosenza è in mano ai vandali che circolano indisturbati nelle ore notturne e compiono danni inenarrabili alla città. In spregio alle regole imposte per il contenimento dei contagi Covid, bande di scalmanati, probabilmente sotto l’effetto di alcolici o di altre sostanze, si aggirano nel centro città nelle ore notturne e devastano piazze, vie, verde, ovvero beni pubblici. Nessun senso civico, nessun controllo. La notte scorsa è stata completamente divelta la fontanella situata in un piccolo slargo nei pressi di piazza Cappello, un atto ignobile che fa riflettere sul tipo di società che si ritrova Cosenza. La fontana, come si vede dalle foto, è stata staccata dalla base e abbandonata qualche metro più avanti.

Due notti prima, in via Parisio è divampato un piccolo incendio che ha incenerito un cumulo di rifiuti speciali abbandonati a ridosso del muro di cinta dell’ex clinica Salus. I resti giacciono ancora sul marciapiede e il muro appare annerito. Le fiamme hanno raggiunto anche l’albero di mandarini che si trova dietro al muro. Una settimana fa, hanno eliminato alberi – e cementato le loro aiuole in modo da non poter piantarne altri – sui marciapiedi intorno alla piazza di Santa Teresa. L’episodio è stato denunciato a mezzo stampa, ma nessun controllo è scattato. È questo il grosso problema della città dei Bruzi, la mancanza di controlli che consente a tutti di fare quel che si vuole nelle strade. Non sarà, inoltre, un caso se i tre episodi si sono verificati nella zona della scatenata movida cosentina, in essere anche con i locali, in maggioranza, chiusi.Rimangono tuttavia incomprensibili i motivi che spingono a compiere azioni del genere, i cittadini invocano il controllo del territorio e la tutela dei beni pubblici, pur sapendo che nessuno ripristinerà lo status quo ante dei luoghi danneggiati.