Ubi maior minor cessat, una locuzione che calza perfettamente addosso al nuovo piano del dimensionamento scolastico. La Regione ha fatto valere la sua autorità sulla Provincia nella definizione dello schema che razionalizza e riordina il numero delle autonomie a partire dal prossimo anno. Un piano che da ieri è legge. Una legge che asfalta le articolate controdeduzioni con le quali piazza XV Marzo aveva provato a consolidare il suo lavoro di composizione ragionata dopo mesi di incontri e di scontri sul territorio. Ma il treno della Cittadella non s’è fermato più e la nuova mappa è passata d’autorità. Alla fine, c’è chi sorride ma c’è, pure, chi preannuncia un futuro di battaglie legali e di piazza. Felicità a Corigliano Rossano che, rispetto alla proposta provinciale, ha recuperato due autonomie. Anche Rende e Longobucco ne portano a casa una ciascuno. Amarezza, invece, ad Acri, Castrovillari, Paola e San Vincenzo La Costa dove il passaggio nella centrifuga della giunta regionale produce la perdita di una presidenza in più rispetto alla riforma della Provincia.
Sarà un Cosentino “ristretto”, con 29 dirigenze scolastiche in meno. I tagli imposti da Roma rischiano di trasformarsi in una pietra tombale per l’avvenire della Calabria e della provincia di Cosenza in particolare. Al di là delle tensioni sul territorio, le sforbiciate rappresentano un niente di veramente compatibile con l’essenza della vita che si vive qui, nel Sud del Sud dell’Italia. Del resto, questa è una terra a cui resta ben poco da offrire ai suoi giovani… E’ così che la riforma della scuola, ispirata a dinamiche di spending review riporta inevitabilmente al centro la questione meridionale.
Restituite al mittente
La Regione ha ripristinato la presidenza del Liceo Scientifico Pitagora di Rende grazie alla popolazione scolastica di 1.354 studenti. E resterà autonomo anche l’Ic Longobucco “a causa delle condizioni di disagio e isolamento dovute agli eventi alluvionali del maggio 2023 e considerato altresì che nell’istituzione scolastica sono presenti 6 punti di erogazione del servizio montani e i comuni di Longobucco e Bocchigliero sono rispettivamente periferici e ultraperiferici”. Recuperano le rispettive autonomie l’Iis Rossano “Ls-Lc-La” e l’Iis Corigliano “Lc-Ls”, che erano stati accorpati in una scuola di 1.962 studenti. E tornano indipendenti anche l’Iis Rossano “Iti-Ipa-Ita” e l’Iis Rossano “Itas-Itc” che insieme avrebbero determinato la costituzione di un’autonomia scolastica di 1.767 studenti.
Nuovi accorpamenti
Diventano unico polo l’Iis-Ite “V. Cosentino”-Ipaa “F. Todaro” di Rende e l’Iis Cosenza “Mancini-Tommasi”. A Paola la Regione ha “fuso” tutte le istituzioni scolastiche di secondo grado presenti sul territorio comunale: l’Iis Itcg-Ipsia-Ipsc “Pizzini Pisani” (accorpante= con L’Ipseoa e il Liceo Scientifico Galilei (accorpati). Operazione identica ad Acri dove all’Iis “Ipsia-Iti” (accorpante) si uniranno l’Iis Lc-Ls “V. Julia” e l’Itcg-Liceo E.S.-“Falcone” (accorpati). Fonte: Gazzetta del Sud