Cosenza e Reggio, cordoglio per la morte di “Giovannino” Rappa

Lutto nel mondo del calcio siciliano e calabrese: è morto a 70 anni Giovanni Rappa, originario di Borgetto (Palermo), ex professionista. Da tempo lottava contro una brutta malattia, che purtroppo non gli ha lasciato scampo.

Rappa, 70 anni, lottava da tempo contro una malattia. Era originario di Borgetto e ha esordito in serie C con il Siracusa. Nel corso della sua carriera come calciatore professionista, ha giocato oltre che con il Siracusa, anche con la Reggina, il Catania, il Cosenza, il Brindisi e la Paganese.  Dopo la fine della carriera sportiva, Giovanni Rappa aveva continuato ad amare il calcio e a svolgere l’attività di allenatore ma si era messo in gioco anche come imprenditore.

Rappa era un’ala destra “vecchia maniera”: alla Causio o alla Bruno Conti tanto per intenderci. Aveva una grande tecnica individuale ed era bravissimo nel dribbling e nei cross in corsa sulla sua fascia di competenza, quella destra. In Calabria il ricordo più bello di “Giovannino” Rappa ce l’hanno a Cosenza, dove nel campionato 1979-80 aveva centrato la promozione in Serie C1 nella memorabile squadra allenata da Nedo Sonetti e guidata dal presidente Elio Spadafora, che aveva lasciato la Morrone per i colori rossoblù.

Lattuada, Tortelli (Capiluongo), D’Astoli, Ranieri, Rocco, Reggiani, Rappa, Missiroli, Perrotta, Liguori (De Chiara), Tucci (Berardi). Questa era la formazione-tipo di quell’indimenticabile campionato, che arrivava dopo una serie di cocenti delusioni e anche di una disastrosa invasione di campo, quella del 1977, che aveva provocato la lunga squalifica del San Vito. Due anni prima Rappa aveva giocato un campionato di Serie C1 anche con la maglia della Reggina. 

Tra i ricordi più belli di Giovanni Rappa quelli che lo legano al Catania: una sola stagione nel 1978-’79 ma tanto bastò per fargli vivere una grandissima esperienza. Fece 28 presenze e segnò anche 4 gol, quando all’epoca il presidente era Angelo Massimino, a cui oggi è intitolato lo stadio. Una grande squadra che sfiorò addirittura la promozione in serie B. I rossazzurri però abbandonarono ogni velleità alla penultima giornata quando persero a Pisa. Proprio nella stagione successiva passò al Cosenza.

“Sognavo la serie B anche di notte – aveva detto in una recente intervista – e quell’anno davvero ci sono andato vicino”. Bei ricordi anche con la Paganese quando sfiorò la conquista della Coppa Italia professionisti. I funerali saranno celebrati domani, mercoledì 11 dicembre, alle ore 15 nella chiesa Madre di Borgetto.