Cosenza e Rende, emergenza rifiuti: finita la pacchia per Calabra Maceri. L’annuncio del compare di Mazzetta

“Il blocco dei trasferimenti dei container allo scalo di Gioia Tauro a causa del conflitto in Ucraina, gli stoccaggi al limite del consentito e l’impossibilità per la Società Calabra Maceri di smaltire gli scarti di lavorazione delle linee di trattamento dei rifiuti urbani hanno costretto la stessa società, a partire da oggi, a ridurre drasticamente gli ingressi nell’impianto di trattamento di Rende, con la conseguenza che è notevolmente limitata la capacità di accogliere nello stesso impianto i rifiuti indifferenziati. Le difficoltà sono state comunicate da “Calabra Maceri e servizi Spa” a tutti i comuni dell’Ambito territoriale ottimale (ATO) di Cosenza”.  A seguito della comunicazione, il sindaco Franz Caruso e l’Amministrazione comunale invitano la cittadinanza a limitare l’esposizione  della frazione residuale ai soli casi in cui sia strettamente necessario, al fine di tutelare il decoro e l’igiene pubblica. L’Amministrazione comunale ricorda, altresì, che una corretta pratica di differenziazione dei rifiuti, consente, con un minimo sforzo da parte di tutti, di diminuire i quantitativi da smaltire in discarica, salvaguardando l’ambiente e riducendo le spese a carico della collettività.

Fin qui la comunicazione del sindaco di Cosenza. Una sola riflessione per chiudere il cerchio. Calabra Maceri è l’azienda rendese diretta da Crescenzo Pellegrino, che attraverso il sindaco mazzettaro (Marcello Manna in Mazzetta) e presidente dell’Ato rifiuti, gestisce gli stoccaggi di tutta la Calabria portando la spazzatura in Svezia (!) lucrando sulle spalle dei cittadini. Ora che c’è la guerra, come abbiamo più volte sottolineato in queste settimane, la pacchia è finita e allora arriva l’allarme per cercare di far breccia nella gente, che – per fortuna – non è fessa…