“Cosenza e Rende senz’acqua? E i sindaci pensano allo stadio e alla Casa della Musica…”

ACQUA BENE COMUNE

dalla pagina FB di Stefano Ammirato 

Sono sempre stato per la gestione pubblica dei servizi essenziali che dovrebbero essere tolti dal mercato ed offerti a tariffe per il solo recupero dei costi. Una gestione pubblica e partecipata, dunque trasparente, come veniva delineata dal referendum vinto dal popolo ma affossato dai governanti che al popolo dovrebbero rispondere.

Dall’ultimo Consiglio Comunale di Rende abbiamo la conferma di quanto sostenuto dai cittadini. Il privato non gestisce bene i servizi pubblici essenziali. Già visto dalle risultanze della Sorical al tempo del pubblico-privato con la Veolia maggioritaria. E’ da dire che a Rende la gestione del servizio è sempre stata in mano ai privati, così come la raccolta dei rifiuti urbani e i trasporti (salvo gli scuolabus). Questo ha portato anche al detrimento costante del ruolo e dell’importanza della Rende Servizi, società municipalizzata oggi ai minimi storici. Se è vero, voci di popolo parlano di 7 operatori ecologici e 10 giardinieri per tutto il territorio.

Ritornando all’acqua. La gestione della “Acque Potabili – Servizi idrici integrati SRL” è stata drammatica: ad oggi, dicono gli amministratori, c’è un ammanco nelle casse pubbliche di circa 1 milione e 600 mila euro.

L’azienda privata avrebbe raccolto questa somma incassando le bollette dai cittadini senza mai girarla a chi di dovere, ovvero al Comune. Il dato era già stato comunicato in uno degli ultimi interventi dell’era Manna dall’allora assessore al bilancio Iantorno.
Questa somma si tenta di recuperala ma, a detta del sindaco, non per utilizzarla sempre nella corretta manutenzione dell’impianto idrico (che pare perda oltre il 60% del prezioso liquido) ma per la costruzione di una “Casa della Musica”.

La stessa cosa accade a Cosenza dove il dramma dell’erogazione dell’acqua potabile è atavico, a cui si unisce una gestione dei rifiuti e della sanità (certo di competenza regionale) non meno problematica. Cosa si farà a Cosenza? Il nuovo Stadio San Vito – Marulla!

Uscire con la solita manfrina. che alcune risorse non potrebbero essere utilizzate che in quel modo inutile, ci fa soltanto capire che inutile è diventata la “politica” per i veri bisogni dei cittadini. Una città dove abbiamo investito in un Parco Acquatico sostanzialmente chiuso mentre l’acqua potabile si disperde nei meandri della terra.
Comunque, nessuno parla, non esiste opposizione istituzionale o popolare, va tutto bene….allora W lo Stadio e Forza Lupi di Cusenza ca ci la putimu fà! Ci vediamo alla Casa della Musica o all’Oktober Fest, la salute na manni bona Dio e per la doccia c’è sempre l’Emoli o il Crati!