Cosenza è sempre più sporca, il servizio raccolta è penoso ma il sindaco si affida… alla pubblicità

Cosenza è sempre più sporca, il servizio raccolta è penoso ma il sindaco si affida… alla pubblicità

di Francesca Canino

Fonte: Stampalibera

Basterà uno spot a rendere la città più pulita e decorosa? Ovvero, sarà sufficiente affidarsi alle parole e al volto di un noto personaggio televisivo per far sparire i cumuli di rifiuti, la sporcizia che regna sulle strade cittadine, le deiezioni dei cani e tutto quanto ruota intorno alle suddette situazioni di incuria che contraddistinguono la città?

Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ci crede e solo pochi giorni addietro ha annunciato che è partita “la campagna di sensibilizzazione e di educazione ambientale che ha come testimonial d’eccezione Peppino Mazzotta, attraverso la quale intendiamo accrescere e potenziare le nostre politiche ambientali e di decoro urbano”.

È insolito che una amministrazione decida di chiedere aiuto a un personaggio della Tv per mantenere la città pulita, un problema non recente che affligge tutti i quartieri, crea disagi ai cittadini ed è argomento di discussione sui social, nelle piazze, sui media locali. La città è sporca e l’avvicinarsi dell’estate non farà altro che peggiorare una situazione che è quasi al collasso, specialmente nei quartieri che ospitano attività di ristorazione e movida, caratterizzati dalla presenza di cumuli di rifiuti nelle loro vicinanze e, spesso, anche dalla presenza di roditori.

Non mancano i cosentini e i gestori di attività commerciali che non rispettano le regole minime del vivere civile, causa principale della sporcizia in città, ma c’è anche il rovescio della medaglia: mancano i controlli, manca un servizio efficiente di spazzamento delle strade e di raccolta dei rifiuti, a fronte, tuttavia, di esose tariffe Tari che i cittadini tutti – anche quelli che rispettano le regole – sono costretti a sborsare.

Abbiamo più volte scritto che il servizio di raccolta, così come è stato organizzato, non è soddisfacente se si considera che la città non è mai sgombra dalle montagne di spazzatura, anche a causa di quanti depositano sacchetti di pattume a ogni ora e in ogni dove, dirigendosi spesso verso le periferie, cioè nelle zone verdi, per disfarsi dell’immondizia prodotta. La raccolta differenziata a Cosenza è stata concepita in maniera poco consona ai desiderata dei cosentini, non si è, infatti, tenuto conto che i cittadini non sono disposti, purtroppo, a rispettare un calendario che non dà la possibilità di “buttare la spazzatura” tutti i giorni e a tutte le ore, come era consentito fare quando a Cosenza c’erano i cassonetti.

Sarebbe stato necessario attivare la videosorveglianza, o, ancora, stabilire con la società che gestisce il servizio di raccolta un ulteriore giro giornaliero. Intanto, il sindaco Franz Caruso ha annunciato “il lancio promozionale di una serie di servizi e strumenti pubblicitari per sostenere le azioni poste in essere dall’amministrazione comunale per una città più pulita, decorosa e sostenibile”.

È stato, infatti, mandato in onda uno spot televisivo con Peppino Mazzotta che “invita i cosentini ad avere cura della loro città verso la quale tutti dobbiamo sentirci responsabili”, seguita dall’affissione di manifesti e locandine. Forse sarebbe stato più incisivo richiedere a Ecologia Oggi di spazzare le strade e lavorare di più.

Secondo Caruso, “la campagna di sensibilizzazione posta in essere è parte importante di un progetto ambizioso che stiamo portando avanti per rendere Cosenza sempre più bella e più accogliente. Un obiettivo che, lo ripeto, raggiungeremo solo se arriveremo al cuore dei nostri cittadini. Sono convinto, infatti, che avremo, finalmente, una città più ordinata e pulita solo se avremo la collaborazione dei nostri concittadini e sarà rispettata da tutti noi”.

L’esperienza insegna che le campagne di sensibilizzazioni servono a ben poco e hanno un costo che grava sui contribuenti, già vessati da cartelle spesso pazze. Ricordiamo tutti l’inutile campagna di informazione che precedette l’inizio della raccolta differenziata diversi anni fa, ma ricordiamo anche che nell’accordo di Programma siglato tra la Provincia di Cosenza e il Conai nel 2015, quest’ultimo garantì un contributo economico per i materiali conferiti dai Comuni. Il Contributo Ambientale Conai, infatti, avrebbe dovuto ripartire tra produttori e utilizzatori il costo per gli oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi. In altri termini, la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio avrebbe dovuto procurare, oltre a un beneficio ambientale, anche notevoli benefici economici.

Nella realtà, invece, il servizio raccolta non è efficiente, le strade sono piene di rifiuti e sui benefici economici che il Conai avrebbe dovuto concedere nessuno sa nulla. Attualmente la situazione non è rosea ed è aggravata dalla società che si è aggiudicata diversi anni fa il servizio di gestione ordinaria e straordinaria delle entrate tributarie ed extra tributarie, ovvero Municipia, che troppe volte ha inviato agli utenti bollette Tari calcolate senza rispettare alcun criterio.