Cosenza, Ecologia Oggi: lavoratori in ginocchio tra ricatti e licenziamenti

Ecologia Oggi, lavoratori in ginocchio tra ricatti e licenziamenti

«È una dittatura», risponde chiunque tra gli operatori di Ecologia Oggi si senta chiedere come vanno le cose in azienda. Sappiamo bene come funziona il ricatto del lavoro. E nell’azienda guidata dal patron Gargamella, il protocollo della povertà è applicato in piena regola.

Ma c’è una strategia, precisa, che ora cercheremo di spiegarvi. Partiamo dall’ultimo atto.

È di solo qualche giorno fa il licenziamento di un’altra tuta gialla. Un semplice operatore, non abilitato alla mansione di autista ma che, tuttavia, ha sempre guidato i “mezzi”.

Il lavorante, sotto pesante stress già da molti mesi, ha regolarmente avvisato l’amministrazione aziendale della sua necessità di “scendere” dal posto di guida, per svolgere il suo regolare lavoro di operatore semplice.

L’operaio ha seguito la procedura ufficiale: lettera intestata e firmata, inviata tramite PEC all’indirizzo dell’ufficio competente. Risultato? Dieci giorni di sospensione e, a seguire, il licenziamento.

Le reazioni dei colleghi non si sono manifestate sol perché temono la stessa sorte, ma nessuno di loro – ci puoi giurare – è rimasto indifferente.ecologiaoggi

Qualcuno dei meno paraculi ha minacciato di strappare la tessera del sindacato di appartenenza. Ma è bastato un “avvertimento” interno per mettere a tacere subito la cosa.

Funziona così. Ma soprattutto, funziona che quest’azienda sta mano a mano declassando gli scatti di anzianità degli operai, tramite licenziamento e riassunzione. Operatori che avrebbero vantato molti anni di anzianità si ritrovano, da un giorno all’altro, a casa. E se vogliono riacquistare il proprio posto di lavoro, cambiano le condizioni.

Ti riassumo ma, come se fosse il tuo primo giorno di impiego: non avrai diritto a nulla di ciò che avevi maturato in anni e anni e anni di sacrifici. Sicché uno stipendiato da duemila euro al mese, torna – se vuole, sennò ciao – a lavorare per non oltre settecento euro. Capita questo, ma pure peggio.

Chi viene colpito è sempre il lavorante più sfibrato, più indebolito, più depresso. A mano a mano è una sorte che colpisce tutti. È la pratica del mobbing, bellezza, e tu non puoi farci niente. Il Gargamella de noantri – che, tra l’altro, dirotta gran parte dell’affaire rifiuti nella “sua” Lamezia Terme – ama giocare a fare il malandrino in giacca e cravatta.

Il messaggio è univoco: o fai come ti viene detto o hai finito di mangiare. E dunque l’ingaggio non passa più per le vie dirette ma si fa transitare nel canale dell’agenzia interinale. Mentre chi ancora “gode” – si fa per dire – del contratto originario, viene praticamente costretto a turni di lavoro massacranti, da mane a sera, fino a 18 ore al giorno. E se ti lamenti – ché altro non aspetto -, ti tolgo il pane dai denti.

Minacce, ricatti, esplicite istanze di sottomissione sono ormai all’ordine del giorno, all’interno di Ecologia Oggi. Il mantenimento d’un perenne stato di bisogno è utile a piegare e costantemente fiaccare la volontà dei dipendenti: perciò capita pure che una volta ogni due non si pagano gli stipendi.Chissà se il teatrante primo cittadino di Cosenza, oltre ad aver indossato una tuta gialla senta addosso il peso e l’importanza della vita di questi operai. Non ci crediamo affatto.

Nel frattempo le casse del patron Gargamella ingrassano: anche grazie alla cresta sulla differenziata. Che non avviene, se non in minima parte. Ma, questo, è argomento sul quale presto torneremo con dovizia di dettagli.

Arma Zimeca