Cosenza, Elisabetta Eneh alle semifinali di The Voice

La cantante cosentina Elisabetta Anietie Eneh è passata alle semifinali di The Voice of Italy vincendo il suo turno di knock out tra i concorrenti di Cristina Scabbia. Con la sua performance, infatti, Elisabetta è riuscita a commuovere la sua coach, che nel confermare la sua presenza nel team dei teschi le ha donato un secondo anello.

Con un vestito luminoso di paillettes e una corona in coordinato, un’elegantissima Elisabetta Eneh si presenta sul palcoscenico del talent show per la sua esibizione. Una volta arrivata al centro, propone una convincente versione – elegante come il suo outfit – di Crazy dei Gnarls Barkley, che le vale l’accesso diretto alle semifinali. Secondo Cristina Scabbia (la sua coach) è, infatti, lei la concorrente migliore del suo gruppo. E, in effetti, è così. Una voce incredibile: potente, perfetta per tutti i generi, anche se lei preferisce soul e blues. Un talento eccezionale.

Elisabetta aveva esordito a The Voice nella seconda puntata delle blind audition, il 29 marzo scorso e aveva cantato il brano Rome wasn’t built in a day dei Morcheeba. Ha 31 anni, è di Cosenza e per metà è nigeriana. All’età di 15 anni ha iniziato a cantare in un coro gospel. La sua risata è contagiosa e il suo carattere strabordante. Nata da padre nigeriano e mamma cosentina, solo di recente ha fatto un viaggio in Nigeria che le ha sconvolto la vita.

Per lei si era girata tutta la giuria, apprezzandone la forte vocalità, ma lei ha scelto di entrare a far parte del team di Cristina Scabbia che aveva suggellato la scelta donandole il primo anello a forma di teschio. Tutti pazzi per il suo vocione. Al Bano le aveva promesso: “Andrai lontano con me”. Renga: “Lavoriamo insieme”. J-Ax: “Facciamo piangere chi non ha creduto in te”. Ma la Scabbia aveva avuto la meglio dicendole: “Percorri con me la strada meno battuta”

Nel curriculum di Elisabetta, la partecipazione come prima calabrese, insieme a Micaela Foti, sul palco del Piper come finalista Tour Music Fest 2008. Ma anche una splendida interpretazione di Silent Night nel dicembre 2011 con il coro “G. Pezzullo” al Duomo di Cosenza, diretta da Elisa Brown e Fabio Guagliardi.

Poi nel 2012 aveva fatto parte della “Baboomba Band” che si inserisce nel filone delle tribute band che hanno calcato il palcoscenico big del parco fluviale a Cosenza. In questo caso l’omaggio era a Zucchero (Sugar) Fornaciari. I Baboomba erano 6 artisti – Flavio Nicoletti, Emilio Cesario, Giuseppe Santelli, Roberto Ventura, Renzo Genovese, Elisabetta Eneh – che a Cosenza hanno cominciato a muovere i primi passi nella musica per aprirsi poi ad esperienze di respiro nazionale. Elisabetta aveva incantato tutti anche al Cinema Tieri con il suo irresistibile concerto nel 2015.