Sono un ex dipendente della Vallecrati Spa Cosenza, società partecipata di raccolta rifiuti fallita ormai 15 anni fa. A distanza di tutto questo tempo, io insieme a 450 operai attendiamo ancora il saldo del trattamento di fine rapporto. Lo scorso mese di marzo ci è stata accreditata una piccola somma con la promessa che la successiva sarebbe arrivata nel giro di qualche settimana. Nulla di tutto ciò è avvenuto. La curatrice fallimentare della Vallecrati Spa Cosenza, Chiara Puteri, è stata contattata ed ha risposto che si farà viva il prossimo anno. In parole povere, prima di gennaio non vedremo nemmeno un euro. Una situazione che continua ad essere inaccettabile. Chi dovrebbe garantirci il TFR si prende gioco di centinaia di persone tra operai e relative famiglie. Sappiamo che nelle casse Vallecrati ci sono 1 milione e mezzo di euro. Le domande sono semplici: perché non ci viene accreditato quanto ci spetta, frutto del nostro lavoro?
Si può finalmente portare a termine una operazione di chiarezza e limpidità indicando in dettaglio quanto denaro avanziamo noi, quanto spetta alle società finanziarie presso le quali avevamo contratto dei prestiti? Quali sono queste e come la curatrice organizza il riparto tra trattenute e accrediti reali delle somme? Non chiediamo la luna ma solo di essere rispettati, di conoscere come stanno le cose e di ricevere il TFR maturato in anni di attività lavorativa.
Lettera firmata