COMUNICATO
AMACO STABILIZZI I DUE LAVORATORI E ASSICURI QUANTO PREVISTO DAL CONCORDATO
Sulla vicenda dei due lavoratori non stabilizzati da AMACO, segnaliamo quanto segue.
In assenza di prove contrarie, riteniamo che i due contratti a termine scaduti di recente, sui quali non è il caso di realizzare qui commenti tecnico-giuridici, possano essere trasformati a tempo indeterminato, per quanto appresso descritto.
La lettura dell’istanza di ammissione e della proposta di Concordato redatte da AMACO, nonché dei dettagli del relativo Piano, induce a ritenere assai ragionevole il fatto che la Società abbia potuto prevedere la stabilizzazione dei due lavoratori; ciò appare agevolmente desumibile dalla circostanza che il Piano prevede la sola riduzione di personale riferita a pensionamenti e pre-pensionamenti.
Salvo smentite documentali, nel Piano concordatario, per l’anno 2023, è indicato un impiego di 85 operatori di esercizio (conducenti), figura rivestita anche dai due lavoratori in parola.
Nel 2022, gli operatori di esercizio attestati nel Piano erano 86. AMACO ha previsto una riduzione graduale di conducenti esclusivamente connessa, come detto, a pensionamenti e pre-pensionamenti, e, difatti:
• per il 2023, il numero dei conducenti previsto dal Piano è pari a 85 perché si è tenuto conto di un solo pensionamento nel 2022;
• per il 2024, sempre il Piano, prevede un totale di 83 unità di conducenti, in funzione del fatto che sono stati considerati due pensionamenti nel corso del 2023.
In considerazione di tanto, ben si comprende che il Concordato porta con sé, alternativamente, la stabilizzazione dei due lavoratori precari, ovvero l’assunzione di due nuove unità lavorative, posto che il numero complessivo dei dipendenti (tenuto conto dei pensionamenti e della stabilizzazione o delle due nuove assunzioni) deve, per l’anno 2024, risultare pari a 83 (risultato che non si registrerà in assenza della stabilizzazione o di due nuove assunzioni).
Il tenore del Concordato va quindi interpretato, a nostro parere, nel senso del mantenimento in servizio dei due lavoratori prima impiegati con contratto a termine, anche tenendo conto degli aspetti di economicità che la loro stabilizzazione produrrebbe a differenza di una procedura ad evidenza pubblica di reclutamento di due nuove unità (che, si ripete, in difetto della stabilizzazione dei due, si rende necessario per assicurare il numero complessivo di conducenti previsto dal Piano).
Ai fini della stabilizzazione dei due lavoratori, si deve tenere conto, inoltre, della circostanza che gli stessi sono stati impiegati in AMACO proprio a seguito di una procedura di tal fatta, la cui reiterazione risulterebbe ridondante e dispendiosa sia in termini di tempo che – come detto – di economie, atteso che non si tratterebbe di nuove assunzioni, ma, appunto, di stabilizzazione.
La soluzione al problema – che è insieme sociale e occupazionale – va quindi ricercata nello stesso Concordato predisposto da AMACO, che consente di stabilizzare i due (ad ora ex) dipendenti, salvo che la Società non spieghi altrimenti i numeri dei lavoratori che ha indicato nel Piano concordatario approvato dai creditori, che dev’essere attuato nel rispetto delle sue previsioni che, sotto il profilo economico, indica un importo della spesa per gli operatori di esercizio che consente ampiamente di poter assumere a tempo indeterminato i lavoratori de quo senza dover ricercare soluzioni alternative.
Restiamo disponibili ad ogni confronto, confidando nella stabilizzazione dei due lavoratori a stretto giro.
Cosenza, 23 settembre 2023
FAISA – CISAL CALABRIA