Nel corso della notte davanti al Tribunale di Cosenza, ricettacolo delle peggiori nefandezze possibili e di ogni genere, è apparsa una scritta semplice ma maledettamente eloquente: “Verità per Ilaria”. A prendere l’iniziativa il Movimento Fem.In Cosentine in lotta, che ha rotto gli indugi e soprattutto il silenzio dilagante da 10 giorni sulla tragica morte in circostanze tutt’altro che chiare di Ilaria Mirabelli, una giovane cosentina di 38 anni il cui corpo senza vita è stato trovato a Lorica, a 50 metri di distanza dall’auto di proprietà di una delle famiglie della cosiddetta “Cosenza bene” e a qualche metro da Mario Molinari, 44 anni, che era con lei al momento della tragedia e il cui ruolo è ancora avvolto nell’ambiguità e nel mistero. Di seguito, il comunicato di Fem.In.
di FEM.IN Cosentine in lotta
È stato un incidente? Vogliamo saperlo.
Non è stato un incidente? Vogliamo saperlo ugualmente.
Di fronte a una città intera che si chiede cosa sia accaduto ad Ilaria, apprendiamo dai giornali, mai smentiti fino a questo momento, di negligenze e ritardi nelle indagini su una vicenda in cui una donna ha perso la vita.
Possibile che di fronte alle notizie che si susseguono su questo caso, in cui vengono riportate le gravi mancanze da parte di chi dovrebbe svolgere le indagini, nessuna istituzione prenda parola? Dovremmo prendere per buono che, in effetti, non si sta facendo tutto il possibile per accertare come si sono svolti i fatti?
Ilaria è morta e a dieci giorni dalla tragedia in città non ci sono altro che supposizioni, ipotesi, voci, ma nessuna risposta, nemmeno parziale.
Non ci interessa fare speculazioni sui social, non siamo detective né investigatrici private, tanto meno ci basta che le circostanze di questa tragedia restino oggetto di chiacchiere da bar. In una città dove in questa ultima settimana si è fatto un gran parlare di questo caso, ma dove nessuno si è assunto la responsabilità di chiedere pubblicamente chiarezza, oggi noi lo facciamo anche per tutti coloro che, per motivi a noi sconosciuti, restano in silenzio.
Vogliamo che, come dovrebbe accadere di fronte ad ogni tragedia di questa portata, venga fatta luce su cosa è successo a Ilaria. È un nostro diritto di cittadine e cittadini saperlo.