Franz Caruso e Mario Occhiuto cancellano via Miceli e la intitolano a D’Ippolito. Seccature in arrivo per i residenti
In esecuzione di un’ordinanza della precedente amministrazione comunale guidata da Mario Occhiuto, in perfetta continuità con essa, nel tratto sboccante su Corso Mazzini, la giunta del sindaco Franz Caruso ha cancellato il nome “via Miceli”, sostituendolo con la denominazione “via D’Ippolito”.
Noi cittadini di via Miceli sappiamo già che questo cambiamento provocherà disguidi postali, inghippi burocratici, problemi nella ricezione della corrispondenza e nell’intestazione delle bollette, come sempre accade in questi casi.
Esigiamo quindi che l’attuale amministrazione comunale si assuma tutte le responsabilità previste dalla normativa in materia di aggiornamento dei documenti d’identità, a cominciare dalle patenti di guida, i cui oneri non possono e non devono ricadere sui residenti. La circolare del Ministero dei trasporti 16.09.94 n. 6919 6917/4600 parla chiaro: il Comune dovrà provvedere alla variazione anagrafica anche sui documenti di circolazione. Gli uffici comunali dovranno inoltre spedire i certificati di variazione toponomastica da esibire agli enti privati.
Il tratto iniziale di via Miceli, da oltre un decennio, è tormentato da disservizi e da una viabilità schizofrenica. Quando vi abbiamo sostato con l’automobile, durante questa amministrazione come sotto la precedente, benché autorizzati perché muniti di regolare permesso “Zona Traffico Limitato”, a noi residenti sono state recapitate decine di multe demenziali.
Di recente, alcuni di noi hanno tentato invano di fermare legalmente la costruzione di un edificio sbucato come un fungo in mezzo ai palazzi e privo dei minimi requisiti previsti dalla normativa.
Insieme al resto della cittadinanza, viviamo da sempre il dramma della carenza d’acqua, subiamo i disagi dovuti a un servizio di raccolta rifiuti espletato in modalità corsara e riceviamo il bombardamento di cartelle tanto pazze quanto illecite da Municipia che si ostina a pretendere il pagamento di tasse e tributi già regolarmente corrisposti.
Non entriamo nel merito della scelta di intitolare un tratto di strada a questo o a quel concittadino, anche se tutti sanno che Ernesto D’Ippolito è stato un esponente di spicco della massoneria e in particolare della stessa “famiglia” alla quale si richiama l’attuale sindaco Franz Caruso, notoriamente massone e deus ex machina dell’orripilante “tempio” a due passi dal Comune. Prendiamo atto che codesta amministrazione, come la precedente, assume le decisioni all’interno di stanze chiuse, senza consultare le persone che vivono e abitano i differenti luoghi della città. E che la massoneria continua imperterrita a fare “miracoli”. Auspichiamo che a tali disagi non se ne aggiungano altri derivanti dal cambio di denominazione della strada in cui abitiamo.
Abitanti di via Miceli