Cosenza, gli straordinari d’oro all’Asp salgono a oltre 700mila euro e approdano in Parlamento. L’interrogazione di Sapia (M5s): “Eroi o furbetti?”

E alla fine è uscita fuori anche l’altra delibera dell’Asp di Cosenza riguardante gli “straordinari d’oro” della dirigenza medica relativa al trimestre marzo-aprile-maggio. Finora erano saltate fuori solo quelle – ancora non liquidate – relative ai mesi di giugno, luglio e agosto e a quelli di settembre e ottobre per un ammontare complessivo di 427mila euro (http://www.iacchite.blog/covid-cosenza-asp-nel-caos-dati-truccati-e-straordinari-doro-427mila-euro-per-la-cricca-di-mario-marino-nomi-e-dettagli/).

Adesso è di dominio pubblico anche quella del 25 maggio 2020 ovvero la delibera contestata dall’ex direttore amministrativo Grippa, che poi però aveva ceduto alla volontà del suo superiore (allora era Zuccatelli…) e del capo della task force anti Covid Mario Marino. Nella tabella vengono indicati i guadagni netti dei medici, che ammontano a 373mila euro (già liquidati per quanto ne sappiamo), che sommati agli altri superano i 700mila euro complessivi. La questione degli “straordinari d’oro” ha determinato, come potete leggere dopo la schermata della delibera dell’Asp, anche l’intervento del M5s, che attraverso il deputato Francesco Sapia ha chiesto lumi, con una interrogazione parlamentare, al ministro della Salute Speranza e al ministro dell’Economia Gualtieri per capire se tutta questa massa di denari è giustificata da ore di straordinario effettivamente svolte e soprattutto da risultati e obiettivi (?!?) effettivamente raggiunti. O se, al contrario, ci troviamo davanti ad una squallida operazione di arricchimento per una ormai bene individuata “cricca” di soggetti.

Comunicato stampa

Sugli «oltre 700mila euro» di straordinari al personale dell’Asp di Cosenza preposto alla prevenzione e al monitoraggio del Covid, il deputato M5S Francesco Sapia ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri della Salute e dell’Economia, cui ha chiesto «se, per il tramite del commissario ad acta, non ritengano di verificare la correttezza amministrativa delle relative procedure, a garanzia del buon andamento del piano di rientro». In particolare, ha scritto il deputato nel suo atto parlamentare, secondo notizie stampa «a marzo il direttore aziendale reggente, Giampaolo Grippa, si sarebbe opposto ad una prima richiesta, nel complesso superiore ai 200mila euro, di pagamento di straordinari da 60 euro all’ora, per poi autorizzarla previa autocertificazione delle ore effettuate nelle unità speciali, tra i cui componenti, per quanto ricostruito dalla testata on line Iacchitè, da giugno ad agosto scorsi ci sono stati dipendenti che hanno totalizzato oltre 200 ore di servizio, in pratica 25 giorni di lavoro aggiuntivo». «Ora – conclude Sapia – è bene, nell’interesse di tutti, verificare la corrispondenza tra atti e fatti, attraverso l’intervento del commissario alla Sanità calabrese, Guido Longo. Saremmo di fronte a indiscutibili esempi di eroismo, se le ore di straordinario fossero state effettivamente svolte per come registrate nel prospetto di pagamento. In caso contrario, se ci fossero state delle alterazioni sarebbe il caso di informarne la Procura».