Cosenza. Il corteo del 25 aprile contro guerra e riarmo e per la Palestina

Quest’anno ricorre l’ottantesimo Anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo.
Questo 25 aprile si inserisce in uno scenario politico internazionale e nazionale senza precedenti, con l’elezione di Trump e gli andamenti delle trattative di pace in Ucraina, la corsa al riarmo dell’Unione Europea, il proseguimento del massacro della popolazione palestinese nella striscia di Gaza ed in Cisgiordania.
Tutti elementi che possono apparire distanti ma che in realtà hanno implicazioni sulla nostra quotidianità, sul nostro presente ed il nostro futuro:

Il riarmo dell’Unione Europea, che permette agli stati membri di incrementare le spese belliche, derogando i vincoli di bilancio, peserà direttamente sulle spalle dei lavoratori, degli strati popolari e porterà alla diminuzione di spesa per le misure di welfare. L’aumento della spesa bellica è funzionale alla preparazione di nuovi conflitti su cui governi e imprenditori della guerra speculeranno liberamente.

Il governo FDI-Lega-FI a guida Meloni si fa interprete di questi interessi e nel contempo cerca di districarsi nelle tensioni tra l’amministrazione Usa e l’Unione Europea, con scarsissimi risultati. Per rimanere ben saldo alla poltrona pur in mezzo ad una crisi senza precedenti caratterizzata da salari da fame e da una drastica impennata del costo della vita, l’esecutivo non sa far altro che mostrare il suo vero volto alzando il livello di repressione verso chi scende in piazza ed organizza la rabbia. L’opposizione parlamentare appare divisa, con il PD ed i centristi che sostengono con forza le politiche di riarmo dell’Unione Europea sposando la retorica dell’interventismo nelle loro piazze, gli altri partiti provano ora a riaccaparrare consenso sfruttando la contrarietà alla guerra della maggioranza della popolazione.

Questo scenario si cumula alla costante negazione di diritti fondamentali, alla discriminazione di genere e alla segregazione delle classi più povere, a cui siamo quotidianamente sottoposti non solo a livello nazionale ma anche a livello cittadino, rendendo il nostro paese quanto di più lontano da quelle idee di giustizia e libertà che hanno mosso l’azione partigiana.

Il 25 aprile rappresenta quindi l’occasione per affermare le parole d’ordine di contrarietà alla guerra, per dimostrarsi solidali alla popolazione palestinese, per ribadire più forte che mai che non è questa la libertà per cui hanno combattuto i nostri partigiani. Una libertà illusoria in un paese in cui governano esponenti che non rinnegano il fascismo e affamano la popolazione aumentando le spese per una guerra che loro non combatteranno mai direttamente.
È ora di fermarli, partendo anche da Cosenza, per un 25 aprile di lotta, che non sia una vuota commemorazione ma un tassello nella costruzione quotidiana di una città e di una società diversa da questa.
Dopo il corteo ci vediamo al Rialzo per il consueto pranzo antifascista della Festa delle Resistenze.
I posti sono limitati, affrettati a prenotare:
3485594292 (solo whatsapp).

✍️ La Base, Fem.In. Cosentine in Lotta, S.P.Arrow, Auditorium Popolare Cosenza, Centro Sociale Rialzo, Aula Studio Liberata, FGC Cosenza, Collettiva Medusa, Prendocasa Cosenza, USB Cosenza