Cosenza, le ultime parole famose del cazzaro: “Dovete aprire piazza Fera e basta!”

Il 13 dicembre 2016, a quattro giorni dalla strombazzata inaugurazione di piazza Fera, il direttore dei lavori Francesco Tucci, senza lo straccio di un collaudo e con tutta la piazza ancora interessata dai lavori per il parcheggio sotterraneo, non sa che pesci pigliare e le prova tutte per raggiungere lo scopo di Occhiuto. Anche se non c’è nulla in regola.

Quel giorno, oltre a chiamare la figlia e dirle di falsificare tutto il possibile, Tucci riferiva al collaudatore statico, Antonino Alvaro, che stava ricevendo delle pressioni dal sindaco di Cosenza in relazione all’apertura della piazza, nonostante il primo cittadino sapesse della mancanza del collaudo e dell’impossibilità di effettuarlo prima dell’inaugurazione.

Mario Occhiuto, secondo le parole del direttore dei lavori, aveva ordinato di mettere le carte a posto, di fare un collaudo parziale e comunque di arrivare all’obiettivo dell’apertura della piazza entro sabato 17 dicembre. A fronte di ciò, Tucci e Alvaro prospettavano la possibilità di presentare un verbale attraverso il quale dare contezza delle prove di carico effettuate ed affermare che il verbale di collaudo era in corso di stesura, sulla scorta degli accordi presi in tal senso con il sindaco.

TUCCI F. Buongiorno, senti, sabato fanno l’inaugurazione… il sindaco vuole fare l’inaugurazione della piazza…

ALVARO A. Eh…

TUCCI F. Ovviamente, dice che c’è tutta una polemica, che non c’è il collaudo, che non possono aprire la piazza… Allora, siccome io non ci sono stato, questa polemica sui giornali non l’ho letta, quindi non te la so dire qual è…

ALVARO A. Eh…

TUCCI F. Lui dice “mettete le carte a posto, fate un collaudo parziale” … ma io gli dico “guarda che non si può fare, ci mancano… ci mancano le scale”… e lui “e non me ne frega niente… fate un collaudo parziale…” le solite cose… 

ALVARO A. Io non so che cazzo fare, mannaggia alla miseria, mannaggia…

TUCCI F. “DOVETE APRIRE LA PIAZZA E BASTA” ha detto… gli ho detto “scusa, ma avevamo detto che avremmo fatto un verbale nel quale alleghiamo le prove di carico, diciamo che il collaudo è in corso di stesura…”. Io pure la relazione di struttura ultimata non l’ho manco presentata, tu come lo fai sto cazzo di collaudo se a me ancora non mi hanno dato tutti i dati…

ALVARO A. Senti, vediamoci nel pomeriggio, vediamo quello che dobbiamo fare, dai

TUCCI F. Io non lo so, cioé, se tu mi dici “fai la relazione di struttura ultimata”, comunque tu per sabato, anche se io facessi la relazione, non potresti fare il collaudo perché devi avere il deposito della relazione.

ALVARO A. Ehhhhh! Come faccio? No, quello non si può fare. Non ci pensiamo proprio. Non si può fare quello.

TUCCI F. No, dice che l’agibilità non c’è… ho capito, ma pure che faccio la relazione di struttura ultimata, è una minchiata, perché poi non è che faccio una relazione di struttura ultimata parziale…

ALVARO A. Ma noi dobbiamo fare un altro verbale come quello dell’altra volta. Non si può fare…

TUCCI F. Eh, dobbiamo fare un verbale come quello dell’altra volta nel quale diamo…

ALVARO A. Diamo atto che abbiamo fatto le prove che hanno dato esito positivo… e che diamo l’autorizzazione ad aprire, su richiesta loro, di aprire la piazza solo per le zone… perché poi non ci sono neanche le scale… come facciamo?

Seguiva una ulteriore telefonata tra Tucci e il dirigente comunale Francesco Converso, il quale veniva informato dal primo dell’impossibilità di arrivare al collaudo per la data di sabato 17 dicembre e di depositare la relazione di struttura ultimata in Comune, posto che le scale ed altre strutture della piazza erano ancora da completare. Pertanto, i due si accordavano per parlare di persona della possibilità di effettuare un collaudo parziale. A quel punto Tucci contattava nuovamente Alvaro con cui discuteva della possibilità di procedere ad una consegna parziale delle opere… PS: Oggi, 22 ottobre 2020, piazza Fera è chiusa per… sequestro da sei mesi!!! Grazie Mario, cosa faremmo se non ci fossi tu?