La combinazione di tradimento e retrocessione della squadra del cuore può essere devastante per un tifoso. Ed è quello che stiamo vivendo a Cosenza, purtroppo per l’ennesima volta. Delle cinque retrocessioni del Cosenza dalla Serie B alla Serie C questa è certamente quella più dolorosa perché davvero non si intravede la luce in fondo al tunnel, più ancora di quando nel 2003 il “palazzo” aveva deciso di eliminare il Vecchio Lupo.
Il tradimento, in questo contesto, può riferirsi a diverse situazioni, come una decisione sportiva controversa che porta alla retrocessione, come appunto quella che premiò la Fiorentina nel 2003, un comportamento inopportuno dei giocatori come quello che portò alla retrocessione del 1997 nonostante l’ennesimo gol “eterno” di Gigi Marulla o un fallimento gestionale che compromette il futuro della squadra come quello che stiamo vivendo oggi grazie a Gargamella-Guarascio. La retrocessione, in sé, è un evento doloroso che può portare a un senso di frustrazione, delusione e persino di rabbia nei confronti della squadra e delle persone coinvolte. Lo stiamo toccando con mano: dalle lacrime del giovane Ernestino a quelle di tanti anziani tifosi coinvolgendo decine di generazioni.
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La retrocessione:
La retrocessione, in sé, è un evento doloroso.
- Frustrazione e delusione: La retrocessione rappresenta un passo indietro, un fallimento che può portare a un senso di frustrazione e delusione nei tifosi.
- Rabbia: In alcuni casi, la retrocessione può scatenare anche la rabbia dei tifosi nei confronti della società, della squadra e delle persone coinvolte.
- Senso di perdita: Per alcuni tifosi, la retrocessione può rappresentare anche una perdita, un momento in cui la squadra del cuore smette di essere la squadra con cui si erano identificati.
Come se ne esce? Non barattando mai la propria dignità di tifosi, neanche per la… Serie A. Il Cosenza resta il Cosenza anche se gioca in… Eccellenza e pazienza se occorrerà del tempo per rialzarsi. La nostra storia ultracentenaria ci ha abituati anche a questo. Tifare per il Cosenza è sempre stata una sofferenza ma quando ci si rialza la gioia è anche doppia. Forza Lupi sempre.