NOTA STAMPA LA BASE COSENZA
A Palazzo dei Bruzi il partito unico assume parenti, compari e sodali
Migliaia di noi, di cosentini e cosentine, sono costrette ad emigrare in cerca di condizioni lavorative dignitose. Migliaia di noi, di cosentini e cosentine, hanno partecipato ai recenti concorsi pubblici banditi dal Comune di Cosenza per il rinnovo e il potenziamento della pianta organica, studiando e sacrificandosi duramente. Tante speravano di veder riconosciuta la propria formazione e il proprio percorso lavorativo, tutte coscienti che la competizione è competizione, che c’è chi vince e c’è chi perde.
Quello che è sotto gli occhi di tutte, però, racconta un’altra storia. I timori di concorsi già decisi in partenza hanno trovato conferma nei nomi e nei cognomi che leggiamo in queste ore. Lo diciamo senza giri di parole: molti neoassunti sono legati mani e piedi all’attuale amministrazione comunale, ai partiti e ai gruppi di potere che la sostengono. Mogli, mariti, compari e sodali vari. È questo il dato politico che emerge.
Potranno trovare mille scuse e diffondere decine di comunicati sfornati dai loro studi legali, ma la sostanza non cambia. Siamo di fronte all’ennesima conferma di un’amministrazione comunale che persegue solo gli interessi di pochi e che è interessata esclusivamente alla gestione del potere per il potere. E se non bastano i concorsi, ci sono gli affidamenti nel settore cultura e tanti altri. Nessuno rimane a bocca asciutta, tranne noi, il 99% di chi vive la città, di chi lavora per vivere e studia per i concorsi.
Su questo punto non si notano differenze fra centrodestra e centrosinistra. A Cosenza esiste un partito unico, lo denunciamo da tempo e ogni giorno arrivano nuove conferme. E, visto che non conoscono vergogna, dopo ogni elezione vengono anche a farci la lezioncina sul problema dell’astensione. Se la gente non vota è anche perché, guardando le stesse facce che gestiscono Palazzo dei Bruzi da decenni, viene la pelle d’oca.
Nella nostra città sopravvive ancora una forma di feudalesimo: poche famiglie governano a rotazione e si spartiscono la torta in modo spregiudicato e trasversale. Altro che centrodestra e centrosinistra.









