COSENZA. “C’è un serio rischio di prescrizione del reato di calunnia di Suor Tania nei confronti di Padre Fedele”.
Lo dice Eugenio Bisceglia, legale di Padre Fedele Bisceglia, accusato e anche condannato in primo e secondo grado, ma poi definitivamente assolto, dopo anche un pronunciamento della Cassazione, del reato di violenza sessuale ai danni di una suora del Messinese. Tutta la vicenda è durata circa 10 anni.
“Abbiamo depositato un’istanza per sottolineare che la sentenza dice che la suora ha calunniato padre Fedele – aggiunge Eugenio Bisceglia – ma la procura di Cosenza ha inviato tutto a Roma, e purtroppo anche a Roma c’è stato un passaggio da un magistrato ad un altro. Si sta perdendo troppo tempo – dice il legale – e in 5 mesi ho fatto tre istanze, ma non si muove nulla. Adesso ho inviato una pec alla procura generale, chiedendo l’avocazione del caso nei confronti della procura di Roma”.
“Il rischio è che si arrivi alla prescrizione del reato – conclude l’avvocato – che potrebbe avvenire, a seconda delle diverse interpretazioni di legge, ad ottobre 2017, se si applicasse la legge ex Cirielli, o nel 2018”.
AGI – Agenzia Giornalistica Italia