COSENZA. IL REFERENDUM? ‘O RIFAMO STRANO. PAROLA DI Mario Yoon Suk- yeol
Voi non ci crederete ma l’ha fatto veramente. Nel nostro articolo di commento sulla batosta elettorale riportata dalla famiglia Occhiuto al referendum per la città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero, consigliavamo – scherzando – che per invalidare il risultato si poteva chiedere il riconteggio sull’esempio della famiglia Gentile per mandare in Parlamento il figliuolo Andrea oppure la strada del rivoto sulla scia di Beppe Grillo nella telenovella M5S.
Ebbene, Mario Occhiuto non ci delude mai: a meno di una settimana del voto afferma che il voto dei cittadini di Cosenza non è valido. Quindi chiede che si vada a rivotare. Il nostro cazzaro afferma perentorio che non è vero che non si può rivotare per i prossimi 5 anni, si può farlo perché il referendum non è valido.
Punto, punto e virgola, due punti. Ecco la primizia:”….Però c’è un altro dato, nel senso che il referendum comunque non avrebbe nessun valore visto che ha votato meno del 30%. Quindi o si rifà per raggiungere la soglia del 30%, soglia minima per la validità della consultazione fissata dallo Statuto regionale che è norma di grado superiore rispetto alla legge regionale, o la Regione prende atto della volontà dei cittadini e non so…”.
Noi l’avevamo lasciato partire come cazzaro, ma questo da Roma ci è tornato sempre cazzaro ma anche costituzionalista. Ormai disquisisce di norme e di norme di grado superiore. Da oggi in poi lo potremo definire il Carnelutti del diritto cosentino. Ma il massimo lo raggiunge subito dopo quando stabilisce il che fare: “Si potrebbe avviare di nuovo un dialogo fra tutte le forze politiche e si rifà poi un referendum, magari con un coinvolgimento più esteso ai Consigli comunali. Bisogna attivare un processo fra i cittadini per superare le resistenze di una vecchia classe politica che ha un interesse diretto a coltivare il proprio orticello. ..”.
E qui scopriamo il servitore del popolo rivoluzionario. Lui, il nostro cazzaro, che diventa il Masaniello di Cosenza alla testa del popolo inferocito, lui in Porsche Panamera e il popolo al seguito a piedi, che sconfigge una vecchia classe politica che coltiva il proprio orticello per mantenere i propri interessi. E qui siamo all’apoteosi della facciatostaggine, all’intemerata, all’avere la faccia come il culo Fate voi!
Siccome siamo felici che il nostro prode segue i nostri consigli, ci sentiamo di suggerire a Mario Occhiuto e a tutta la banda del centrodestra ma anche del centrosinistra qualche piccola strategia alternativa. Ecco i nostri preziosi suggerimenti.
1) Si potrebbe riunire a Capodanno il Consiglio regionale, in attesa del grande concerto Rai, per approvare una norma che stabilisca che i risultati dei referendum, ma anche delle elezioni, devono essere approvati dai nostri consiglieri regionali e dai nostri parlamentari di maggioranza riuniti in seduta comune. A loro la decisione definitiva.
2) Si potrebbe fare una telefonata a Beppe Grillo per apprendere i passi successivi al rivoto. Non si sa mai: già una volta l’elevato ebbe la visione di Mario Draghi come novello grillino, potrebbe avvenire che prenda il nostro Mario come fondatore del suo nuovo movimento. Tra elevati si capirebbero a volo. Uno che parla in genovese e l’altro in cosentino….
3) Si potrebbe fare come in Sud Corea e dichiarare a Cosenza, Rende e Castrolibero lo stato d’emergenza con a capo il nostro Mario Yoon Suk-yeol.
4) Si potrebbe fare come in Romania ed annullare le elezioni con il nostro Mario Ceausescu nuovo presidente della corte Costituzionale Cosentina.
5) Ma l’apoteosi la avremmo con Mario in versione Carlo Verdone coatto come nel film “Viaggi di Nozze” che dice a Claudia Gerini: “‘O (ri)famo strano?”…Â
Ma noi rimaniamo sul nostro primo consiglio. Si potrebbe rifare come in Parlamento e cambiare le regole di riconteggio moltiplicando i voti e trasformare le schede bianche in voti. Su questo chiedere consiglio a “Gesù” Gentile della famiglia dei cinghiali. In fondo che ci vuole a recuperare qualche migliaio di voti? Dateci un’ora di tempo e quattromila schede intonse, bianche, e il nuovo miracolo sarà fatto. E il nostro Mario Occhiuto and company potrà annunciare Habemus novellam Cosenzam novam. E lui sarà il Papa, of course…