Cosenza, il Tar riapre Viale Parco/Mancini: la battaglia dei commercianti

La sentenza del Tar, che ha ordinato la riapertura di Viale Parco/Mancini, sancisce la vittoria dei commercianti, che sono stati pesantemente danneggiati in tutti questi mesi. Gravissimo il danno già procurato dal cantiere – inutilmente aperto a settembre – alle economie degli esercenti che insistono sul versante ovest delle carreggiate.

Tra i più vessati, la stazione di rifornimento di proprietà della signora Milena Gabriele, che già subì la chiusura del viale, anni or sono, a seguito del sequestro inerente i lavori di realizzazione del viale stesso. Questa la sua lettera con la quale annunciava l’avvio della sua battaglia legale vincente.

Cosenza, li 16/10/2018

Non poteva che finire così!!!

Dopo la cantierizzazione di Viale Parco/Mancini, io sottoscritta Milena Gabriele, proprietaria della stazione di servizio IP sita su Viale Parco/Mancini, 155 ho deciso di passare al contrattacco legale e ho dato corpo ad un articolato ricorso davanti al Tar Calabria volto ad accertare se le decisioni assunte da ogni soggetto coinvolto siano o meno legittime e, perciò, da annullare.

Fondamentalmente la mia iniziativa legale espone una serie di violazioni di legge, di eccesso di potere e particolarmente la palese violazione dell’accordo di programma.
Da allora ho cercato, attraverso le vie legali, di ottenere la sospensione dei provvedimenti impugnati e quindi la fine della chiusura al traffico di Viale Parco/Mancini.

Le mie iniziative legali andranno comunque avanti in ogni possibile grado fino a che non avrò ottenuto la dovuta giustizia per me, per tutte le attività commerciali, per i residenti e
per tutti i pendolari che risultano coinvolti in questa inaccettabile vicenda.

Sono una ventina o poco più, per la precisione, gli esercizi commerciali e le attività che registrano un crollo degli incassi, dall’apertura del cantiere a oggi, che oscilla tra il 70 e il 99 per cento. Una vera e propria assurdità.

La sospensiva dei lavori permetterà il ripristino dei flussi veicolari e, di conseguenza, la ripresa delle attività commerciali e delle loro ormai più che vuote casse. Ciò che, francamente tutti si auspicavano, è che il Tar si pronunziasse a favore dei commercianti con un dispositivo di sospensiva immediata dei lavori in cantiere. E così è stato.

Lavori che, è bene sempre ricordarlo, non sono mai iniziati. Ciò a causa di due circostanze: intanto è andata deserta la gara per l’affidamento dei collaudi e, cosa più rilevante, la Commissione Europea sta ancora aspettando la rendicontazione del progetto completo, incluse le varianti di cui, molto probabilmente, Bruxelles non è a conoscenza.