Migliaia in corteo, Cosenza “blindata”
In migliaia – circa 5 mila – hanno partecipato al corteo pro Palestina e a supporto della missione della Global Sumud Flotilla per le strade di Cosenza. La manifestazione regionale, organizzata dall’Unione Sindacale di Base, ha visto la partecipazione di simpatizzanti, esponenti dell’Usb e anche esponenti della Sinistra extraparlamentare, ha preso il via da piazza Loreto. Tanti gli striscioni che condannano il genocidio di Gaza, le bandiere della Palestina e diversi i cori intonati dai manifestanti. La città di Cosenza è completamente blindata dalle prime ore del pomeriggio, presidiata dalle forze dell’ordine. Il traffico è congestionato ed è stato fermato in prossimità degli svincoli autostradali. I manifestanti hanno bloccato per alcuni minuti lo svincolo di Cosenza dell’autostrada A2 e si sono radunati sulle strade su cui confluisce lo snodo stradale.
Il corteo ha attraversato le vie cittadine del centro al grido di “no alla guerra”. L’organizzazione sindacale Usb rivendica lo stop alla guerra in Palestina ed è contro al riarmo e propone il riutilizzo dei fondi per sanità, scuola e servizi sociali. “La Calabria ha dimostrato da che parte stare” ha detto Stefano Catanzariti, dell’Usb Cosenza.
NOTA STAMPA USB
L’invasione di Gaza ci chiama a una responsabilità storica: scendere in piazza e agire concretamente per fermare il genocidio in Palestina e denunciare la complicità del governo italiano.
Oggi lunedì 22 settembre, in tutta Italia ci sono state mobilitazioni forti e determinate per lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base (USB), a supporto della missione della Global Sumud Flotilla che ha contribuito a riaccendere i riflettori sulla catastrofe umanitaria a Gaza, attuata scientificamente dalle forze israeliane di occupazione. L’obiettivo è chiaro, è stato indicato dai lavoratori portuali e da decine di gruppi solidali alla causa palestinese: bloccare tutto per costringere le istituzioni a confrontarsi con la nostra indisponibilità a essere complici.
Contro il regime coloniale israeliano che mira alla distruzione del popolo palestinese; contro il governo Meloni, che sostiene e finanzia il genocidio e ci trascina in un contesto di guerra senza uscita.
Mobilitiamoci, mobilitiamoci, mobilitiamoci.

Di fronte alle immagini del genocidio del popolo palestinese e alla ferma complicità del governo Meloni e delle istituzioni europee, abbiamo la responsabilità di rendere incessante la mobilitazione, di rispondere concretamente all’appello dei portuali di Genova, di bloccare il Paese.
Dobbiamo farlo per la Palestina, per la Sumud Flotilla, ma soprattutto per noi: se in Palestina vince l’arroganza di Israele e di questo Occidente, quella stessa arroganza verrà utilizzata contro tutti e tutte ad ogni latitudine.
Cosenza e la Calabria sanno bene cosa vuol dire subire l’arroganza del potere, l’indifferenza delle istituzioni. È per questo che noi, più di tutti, non possiamo voltarci dall’altra parte.
Alla barbarie bisogna rispondere con la solidarietà. Ritroviamoci tutti e tutte insieme a Cosenza, lunedì, e facciamo la nostra parte.
CONTRO GENOCIDIO, GUERRA E RIARMO
PER LA PALESTINA LIBERA
CON LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
PER GAZA E PER TUTTE E TUTTI NOI










