Cosenza in crisi, Bisoli ora rischia l’esonero e riaffiora l’ombra di Zaffaroni

Cosenza in caduta libera. Bisoli, da subentrato (terzo allenatore dopo Zaffaroni e Occhiuzzi), non sta riuscendo proprio a tirarlo su: 5 punti in 8 partite. L’allenatore sabato è finito nel mirino delle critiche, anche dei giornalisti al soldo del patron, che in pratica gli hanno dato il preavviso di licenziamento.

Eh sì, perché Bisoli ci ha messo del suo nella disastrosa sconfitta interna con il Parma: riproporre Carraro e Palmiero dal 1’, ha ribadito il più evidente equivoco tattico in mezzo al campo. E poi Caso quinto a sinistra non è stato efficace. Non sono bastati una ventina di minuti ad alta intensità, dopo lo 0-2, quando si è passati al 4-2-3-1: il rigore di Larrivey (3° centro stagionale) e la clamorosa occasione sciupata da Pandolfi su assist proprio dell’esperto attaccante argentino avrebbero potuto portare alla rimonta e invece è arrivato il terzo gol del Parma.

La tifoseria, al contrario dei giornalisti prezzolati di cui sopra, ancora non l’ha scaricato del tutto. Cori pesanti contro il presidente Guarascio (uomo di m… via da Cosenza) e il diesse Goretti. L’unico a non prendere insulti è stato Bisoli ma la partita di domani sera con la Spal a Ferrara potrebbe essere decisiva. Riaffiora l’ombra di Zaffaroni.