E’ andata decisamente male l’istanza presentata dal Cosenza alla Lega B per le questioni relative ai fondi per il minutaggio dei giovani under23. Le società di Serie B hanno risposto picche alla richiesta del presidente Guarascio di chiudere un occhio ed evitare la perdita di 800mila euro per non aver raggiunto il tetto minimo di minuti giocati per i giovani.
In questo campionato infatti il Cosenza è andato solo vicino a raggiungere la quota di utilizzo di giovani richiesta dalla legge Melandri – quella sui criteri di gestione dei diritti tv – e avrebbe chiesto alla Lega di essere tollerante proprio per la poca differenza dalla giusta soglia, in modo da ricevere comunque le mutualità previste dalla legge (circa 800mila euro). L’Assemblea doveva allora decidere se corrispondere comunque queste mutualità al Cosenza oppure ridividerle per le restanti 19 società di Serie B. Alla fine ha avuto ragione la tesi della fermezza: niente “colletta” per Guarascio ma restituzione del maltolto.
Il Cosenza, come tutte le società, ha ricevuto congrui anticipi sulla cifra finale e non avendo raggiunto il denominatore minimo ora li deve restituire altrimenti non può iscriversi alla Lega Pro Ecco allora la strategia della richiesta di incontro con le altre società per chiedere di soprassedere, ma le società non sono al servizio di Guarascio, anche perché sono somme che adesso hanno cambiato padrone. Amen.
Il Cosenza Calcio, com’è noto, non ha un Centro sportivo di proprietà e da quando è in sella il patron Guarascio non cura in nessun modo il settore giovanile. Di conseguenza, ha tesserato pochissimi calciatori sotto i 23 anni e non ha fatto bene i calcoli, chiudendo la stagione al di sotto del minutaggio richiesto dalla cosiddetta Legge Melandri. Ragion per cui adesso Guarascio è stato costretto ad elemosinare i soldi ai suoi colleghi della Serie B e per giunta senza successo. L’ennesimo fallimento e l’ennesima figuraccia. Un vero e proprio insulto alla storia del Cosenza Calcio, da sempre all’avanguardia – prima che arrivasse il faccendiere di Parenti – per il settore giovanile, con tanto di allori nazionali come il titolo di Campione d’Italia Berretti nel 1992-93 (http://www.iacchite.blog/cosenza-calcio-guarascio-ma-ndo-vai-se-il-settore-giovanile-non-ce-lhai/).