Cosenza, la movida della discordia: esposto contro il Comune per abuso di potere

Cinquanta cittadini appartenenti alle aree urbane interessate dalla cosiddetta movida (Santa Teresa, via Nicola Parisio, via Adige, Piazza Kennedy, Piazza Cappello, Corso Mazzini) hanno presentato esposto querela (predisposto dall’avvocato Gabriella Marini Serra) contro il Comune di Cosenza per omissioni di atti d’ufficio e abuso di potere.

La vicenda è quella relativa alla realizzazione delle pedane, avvenuta con soldi pubblici per favorire interessi privati perché viene concessa l’occupazione senza corresponsione della Tosap da parte dei locali, e senza delibera di realizzazione ma solo impegno di spesa.

Il Comune ha istituito zone a traffico limitato (ZTL) non fatte rispettare e non controlla a campione le eventuali comunicazioni di intrattenimento musicale che di volta in volta vengono depositate dai locali. Ieri ha aperto un nuovo locale accanto al Vintage che ha fatto musica fino a notte fonda (era autorizzato a farla?), di contro al Primadi si ballava e si propagava nella zona musica a palla con cori di allegri avventori. L’esposto è stato assegnato al pm Cozzolino e in molti hanno già iniziato ad ironizzare, tuttavia le indagini sono iniziate perché c’è da capire anzitutto se questo nuovo locale poteva diffondere la sua musica a palla. Inoltre, sembra che nessun locale sia provvisto della scia di tipo c (intrattenimento musicale).

Ritornando alle pedane, su via 24 maggio il locale “Il Palco” l’ha dovuta rimuovere (non sappiamo perché) dopo averla fatta a spese sue e aver pagato la tassa di occupazione. A Santa Teresa invece ha pagato il Comune e non fa pagare la tassa… non si capisce davvero perché avvengono queste discriminazioni mentre è abbastanza chiaro chi, dalle fredde stanze del porto delle nebbie, favorisce il cazzaro. A meno che Cozzolino, preso per la gola, non si ricordi di essere ancora un magistrato…