Cosenza, La Piattaforma: nasce il fronte anti Santelli

La Piattaforma: nasce a Cosenza il fronte anti Santelli

Buongiorno, scrivo questo post sulla politica, l’amicizia è un’altra cosa. Ieri avete presentato la piattaforma, avete detto cose belle sulla nostra città di Cosenza. I vostri progetti sono bellissimi e utilissimi però voglio ricordare ai cittadini e a voi stessi che in questi anni voi dell’opposizione Giovanni Cipparrone, Marco Ambrogio avete assecondato le scelte del sindaco ed evitato che i cittadini e i commercianti fossero ascoltati. Per sconosciuto Pasquale e Francesco De Cicco non posso aggiungere niente perché fanno parte dell’amministrazione Occhiuto. Sperando che le vostre intenzioni sono all’attenzione dei cosentini vi auguro buon lavoro. Non me ne vogliate ma ho espresso un pensiero sulla politica. L’amicizia resta al primo posto“.

Miglior incipit per introdurre l’argomento “piattaforma” non poteva esserci. Questo è quello che ha pubblicato un cittadino che da anni combatte la malapolitica di questa amministrazione, dove Cipparrone e Marco Ambrogio, seppur all’opposizione, non hanno mai speso una sola parola sulle malefatte del sindaco Occhiuto. E questo è un dato oggettivo. Anzi, un dato politico che va raccontato, come dice il cittadino nel suo coraggioso post, senza nulla togliere a nessuno: è solo un pensiero politico, nessuno se ne abbia a male.

E quando parliamo di malefatte ci riferiamo a tutto ciò che in queste ultime settimane è stato notificato al sindaco, quindi carta canta. Compreso l’ultimo atto arrivato a Palazzo dei Bruzi dalla Corte dei Conti che accusa giunta e dirigenti comunali di aver provocato, con l’assunzione di amici del sindaco a dirigenti e consulenti, un danno erariale di quasi 800mila euro, di cui, evidentemente, a Cipparrone, Ambrogio, De Cicco, Spadafora, e Sconosciuto non gliene frega niente. Così come non gliene è mai fregato niente dei debiti personali di Occhiuto (machinuni, ville, piscine, palestra) scaricati sulle casse comunali, o del ladrocinio all’economato. Per non parlare degli episodi di corruzione: Occhiuto è accusato di corruzione e associazione a delinquere da ben due procure antimafia, quella di Roma e di Catanzaro. E non solo, i “piattaformisti” non si sono mai posta la domanda: ma come fa un sindaco ad amministrare una città come Cosenza avendo sul groppone ben 28 milioni di euro di debiti? Domanda che sarebbe dovuta sorgere spontanea, specie dopo aver letto l’indagine della Guardia di Finanza (non di Iacchite’) che descrive il sindaco Occhiuto, senza possibilità di smentita, come un incallito bancarottiere: 20 società a lui intestate, tutte fallite, lo capisce anche un bambino che c’è qualcosa che non va.

Possibile che nessuno di loro ha mai pensato all’enorme conflitto di interessi che si è venuto a creare a palazzo dei Bruzi? Una situazione che non ha precedenti nella storia della città, perciò viene ancora da chiedersi: ma questi della piattaforma fanno politica o pensano solo a come tutelare i loro interessi, e di chi li sostiene? Infatti rispetto a tutto questo, cosa devono pensare i cittadini del silenzio di Ambrogio e Cipparrone, ma anche di Spadafora che è un poliziotto, quando era invece loro compito controllare l’operato dell’amministrazione, denunciando illegalità e corruzione? Che poi è il ruolo dell’opposizione, da che mondo è mondo.

Ecco, la domanda che in tanti si pongono oggi e che sintetizza la critica alla neonata “Piattaforma”, è questa: questi piattaformisti sono stati complici di Occhiuto, oppure hanno taciuto solo per il loro quieto vivere, ed oggi che l’illegalità a palazzo dei Bruzi è diventata evidente abbandonano la nave che affonda? Quelle fin qui poste, vogliamo ribadirlo, sono domande legittime che stanno solo ed esclusivamente nel solco politico del “ragionamento”. Domande a cui ci piacerebbe qualcuno rispondesse.

Ma un dato positivo dalla convention di ieri emerge, ed è sicuramente un dato non di poco conto nel panorama politico cittadino. Parte della maggioranza dice addio a Occhiuto, ponendosi come forza politica cittadina “autonoma” con cui bisogna fare i conti per la scelta del sindaco del dopo Occhiuto. E questo sicuramente è positivo. Un modo per creare un forte sbarramento al candidato indicato da Occhiuto per la sua successione: Jolanda l’educanda, al secolo Jole Santelli. Ecco, come fronte anti Santelli, anche noi di Iacchite’ salutiamo la nuova formazione politica, augurando a tutti i partecipanti buon lavoro. Magari senza Occhiuto tra i piedi, è capaci ca fannu ancuna cosa bbona.