Siamo sotto l’ASP per protestare contro contro il caos gestionale della nostra sanità territoriale.
Il 27 maggio il Commissario Zuccatelli ci aveva promesso la riapertura di ambulatori e consultori per il primo giugno, la distribuzione di dispositivi di protezione al personale, la sanificazione delle strutture e la ripresa delle attività ambulatoriali.
Non solo, oggi dobbiamo constatare che le promesse fossero solo chiacchiere, ma le dimissioni di Zuccatelli lasciano di fatto un vuoto gestionale che ritarderà ulteriormente la riapertura.
L’accesso alla sanità pubblica viene negato alle migliaia di persone che necessitano visite ed esami. Pazienti con infezioni croniche, patologie debilitanti, trattamenti che possono essere salvavita. Lo stesso vale per tutti gli esami di prevenzione, come mammografie e pap test.
Per l’ennesima volta le istituzioni non fanno degli interessi della popolazione una priorità. Il diritto alla salute non viene garantito.
Non ce ne andremo da qui finché non avremo risposte esaustive e impegni concreti.
FEM.IN. Cosentine in lotta