L’ospedale dell’Annunziata di Cosenza: è il “primo” degli ospedali dove si spende di più, ma è anche la città dove si registra l’emigrazione sanitaria verso il Nord.
Il rapporto Agenas pubblicato da Panorama e purtroppo ignorato dai media locali (impegnati a prendersi i soldi di Occhiuto e quindi impossibilitati a… criticare la sua fallimentare gestione della sanità) ci dice che tutte le dieci strutture che devono affrontare costi più alti sono in Regioni del Mezzogiorno. Qual è il mistero di questa sperequazione? Proviamo a spiegarlo con parole semplici, non prima di aver ricordato questa tragicomica graduatoria di ospedali dove un giorno di degenza in fase acuta costa più di una suite in un albergo a cinquestelle.
Cosenza: 827,60 euro al giorno
Papardo (Messina): 728,70 euro
Civico e Benfratelli (Palermo): 728,10 euro
San Pio (Benevento): 721 euro
Ospedali dei Colli (Napoli): 689,80 euro
Garibaldi (Catania): 683,70 euro
Cardarelli (Napoli): 622,20 euro
San Carlo (Potenza): 618,10 euro
San Giovanni-Addolorata (Roma): 607,90 euro
Cannizzaro (Catania): 583 euro
Il costo di un giorno di degenza si calcola sommando i costi diretti (personale, farmaci, presidi) e indiretti (servizi di supporto, amministrativi), ma varia enormemente tra pubblico e privato, tipologia di reparto (Chirurgia, Medicina), complessità assistenziale e Regione, oscillando da poche decine di euro (Rsa convenzionate) a centinaia o oltre mille euro (privati, alta complessità), spesso gestiti tramite tariffe regionali o accordi specifici con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Dunque, sono diversi i fattori che determinano il costo di una giornata di degenza per chi si trova in fase acuta.
Se spendi soldi per niente (o per fare un favore ai tuoi amici) e dai un sacco di soldi ai privati, che sono anche più amici degli amici… Se paghi i farmaci a prezzo alto perché devi fare il “bello” con le aziende farmaceutiche di… stacippa questi sono i risultati. Significa che non stai gestendo bene la sanità, significa che stai “giocando” con i soldi, che te ne fotti della tua terra e che pensi solo ai cazzi tuoi.
Gli ospedali funzionano come un’azienda e non a caso sono governati come Aziende Ospedaliere. Tutti i costi che sostieni fanno aumentare la spesa e se un giorno di degenza all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza è il più costoso in Italia, vuol dire che chi ha in mano la sanità a Cosenza è un faccendiere senza scrupoli, un politico della peggiore specie, un truffatore che sa bene come fare per gonfiare le proprie tasche e quelle dei suoi amici con i soldi che servono per curare la gente. Tradotto in soldoni: tutto questo significa che Occhiuto è il re dei parassiti: servizio pessimo, spesa altissima…
Proviamo ad essere ancora più chiari. Come si calcola (a livello tecnico) un giorno di degenza in acuzie (fase acuta)? Chi ha a cuore la propria terra ed è onesto, definisce le tariffe con algoritmi complessi che includono anzitutto i costi del personale: medici, infermieri, Oss.
Facciamo esempi: costo medico = stipendi/ore lavorative e ore dedicate.
Costo farmaci e presidi: percentuale sul costo giornaliero.
Servizi di supporto: 18% del costo giornaliero.
Costi generali/amministrativi: 6% del costo giornaliero.
In sintesi, non esiste un unico calcolo ma ci sono comunque delle direttrici da seguire. E in queste ore abbiamo appreso che le direttive seguite da Occhiuto e dai suoi compari hanno portato l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza al primo posto nella graduatoria degli sprechi di denaro per la sanità. E come al solito siamo davanti alla… solita Calabria e al solito magna magna dei politicanti di professione come il re dei parassiti, al secolo Roberto Occhiuto. Carta canta…









