Cosenza. L’Amaco cancella la corsa che porta al centro storico e lo isola dalla città

Depotenziano il centro storico in modo continuo ‼️

Cosenza 2050 parlava di rilancio e recupero del centro storico. Nei fatti nel giro di pochi mesi ci ritroviamo con l’ufficio postale chiuso ed ora viene cancellata la corsa (circolare verde) che porta al centro storico e che la collega con il resto della città.
Crediamo che in termini di rilancio e recupero del centro storico questa azione rappresenti invece un ulteriore depotenziamento e favorisca ancora di più l’isolamento e la marginalità del centro storico.
Si tratta della seconda corsa tagliata dopo quella che arrivava fino a via oberdan.
Si parla di città unica ma in questa azione viene ancora una volta tenuto fuori il borgo antico, ghettizzandolo ancora di più.
La circolare verde viene usata dai numerosi anziani che abitano il centro storico e che in questo modo riuscivano ad avere accesso ai servizi, agli uffici e al commercio cittadino evitando di utilizzare l’auto. Veniva usata dai ragazzi del centro storico e delle case famiglia per arrivare a scuola o vivere il centro.
Ci si riempie la bocca di transizione ecologica e di togliere spazio alle auto in città. Questa operazione va invece ad incentivare l’uso dell’auto, andando a creare ulteriore congestionamento in città e allontanando sempre più l’idea di un centro storico vivo e senza auto.
L’estate dovrebbe essere il momento in cui si potenziano i servizi per garantire e potenziare l’afflusso turistico, nell’unico luogo storico e attrattivo in città. Qui invece si mira al contrario lasciando intendere che questa estate non ci sarà un programma culturale e turistica ( fuori dalle solite quattro feste) degna di questo nome.
Ora rimangono 2 biblioteche, una banca, la provincia, il castello (privatizzato) e il teatro.
Come si dice da queste parti, jocativelle ari carte.

Comitato Piazza Piccola