Cosenza, l’avvocato Greco denuncia: “Il Consiglio Forense si è autoassegnato scandalosi compensi”

Nel mentre l’Avvocatura è al collasso economico, i componenti del CNF (Consiglio Nazionale Forense) si sono autoassegnati degli scandalosi compensi. Nello specifico, il Presidente 90.000 euro annui, il Segretario 70.000 euro annui e il Vice Presidente 50.000 euro annui mentre ai Consiglieri semplici sono riconosciuti 650 euro per ogni seduta amministrativa o giurisdizionale. Tutto questo al netto delle spese rimborsate.

E’ la prima volta nella storia dell’Istituzione forense che vengono riconosciuti emolumenti per la carica rivestita. Un cambiamento rilevante specie in un periodo di crisi.

Tutto questo, purtroppo nel silenzio dei COA territoriali tranne quello di Milano presieduto dall’Avvocato Danovi Remo, in passato alla guida del CNF, che ha usato parole dure nei confronti di questo vero e proprio colpo di mano posto in essere dai Consiglieri del CNF. La questione sollevata è un vero e proprio colpo al cuore di un Avvocatura sempre più immersa in un deficit economico spaventoso.

Ovviamente il denaro che il CNF si è auto assegnato deriva dalle quote che vengono inviate dai COA territoriali.

Ho ritenuto nella mia modesta veste di Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza di denunciare questa vera e propria porcheria chiedendo di aprire una discussione sul punto all’interno del COA di Cosenza affinchè venga adottata una delibera che censuri la denunciata auto assegnazione dei compensi. Ad oggi, però, “stranamente” ho colto “una certa resistenza” da parte del Presidente Gallucci di inserire la richiamata questione all’o.d.g.

Ritengo che sulla questione dei ridetti compensi non si può tacere oltre. Auspico quindi che il COA di Cosenza e tutti gli iscritti al Foro si pronuncino e prendano posizione rispetto a quanto denunciato. Al Presidente Gallucci dico di non avere paura dei poteri forti.

Emilio Greco, avvocato