Cosenza, le macerie del centro storico e i finti cantieri del Comune per prendere in giro i cittadini

Continuiamo il nostro viaggio allucinante tra le macerie del centro storico di Cosenza. Mentre il degrado e lo squallore si tocca con mano, c’è anche qualcuno che ci guadagna con improbabili cantieri e altrettanto improbabili lavori che servono soltanto ad arricchire le solite cricche di parassiti.

COSENZA, VIAGGIO ALLUCINANTE NEL CENTRO STORICO (https://www.iacchite.blog/cosenza-viaggio-allucinante-tra-le-macerie-del-centro-storico/)

La foto che vedete in alto rappresenta la plastica dimostrazione di come l’amministrazione comunale attraverso il riconosciuto “scagnozzo” di Nicola Adamo, della moglie e anche della figlia, al secolo Francesco Alimena, sta sperperando il denaro pubblico con quelli che definisce – e ce ne vuole di faccia tosta – giardini… La foto è stata scattata sotto Piazza Piccola e il cantiere è fermo ormai da prima dell’estate. Probabilmente annunciano e strombazzano l’inizio dei lavori per poi stralciare il progetto ed iniziare con uno nuovo per continuare a papparsi i soldi. Ed è del tutto evidente che gli annunci di Alimena sono soltanto chiacchiere.

E non siamo ancora riusciti a scattare foto a Santa Lucia, dove la gente ha paura solo a camminarci. Ci sono stati molti crolli e sono caduti anche interi archi di tufo e anche qui il Comune apre e chiude progetti di restauro che in realtà non esistono. Una vergogna. 

Al Vicolo di via Galeazzo di Tarsia invece siamo riusciti a scattare questa foto che potrebbe avere come esaustiva didascalia: “Atru ca decoro urbano!”.

E quando si arriva alla Ficuzza, non è possibile non vedere i palazzi disperatamente abbandonati che le fanno da “corona” in maniera invereconda. 

Ai Bocs Art abbandonati sul lungofiume ovviamente c’è lo stesso “decoro”. Invece di regalarli agli immigrati o alla gente bisognosa sono lì a deteriorarsi in maniera disarmante.

Ricapitolando: in queste foto si potrebbero intravedere tanti set cinematografici ma in realtà sono solo il quotidiano della gente del centro storico, un luogo dove non c’è rimasto più nulla. I cittadini si chiedono: spendono milioni ma per cosa ?

E non solo: quando fanno restauri solitamente vengono fatti senza tenere conto della storia, anche perché i beni culturali non funzionano e quindi oltre al danno si aggiunge anche la beffa. Quindi tutto rimane approssimativo come la tanto pubblicizzata Casa delle Culture, dove non funziona manco l’ascensore. Povera Cusenza nostra!